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La questione degli stipendi in Italia inizia ad essere critica. L’allarme stavolta arriva dal report di INAPP.

Stipendi, bassi in Italia rispetto all’OCSE

Se confrontata con gli altri paesi dell’area OCSE, la situazione degli stipendi appare piuttosto burrascosa in Italia. Se è vero che questi in Europa, infatti, sono aumentati per contrastare l’inflazione e gli ultimi periodi economici, non è così per il nostro paese. Negli ultimi 30 anni, infatti, gli stipendi in Italia sono cresciuti dell’1% in 30 anni. I fattori che influenzano l’andamento dell’economia globale ed europea sono sicuramente molteplici: si va dalla ripresa post pandemia al caro prezzi, alla scarsità di materie prime, alle situazioni belliche e geopolitiche.

Interessante è, comunque, il dato che riguarda il numero di occupati in Italia. Esso, infatti, ha segnato picchi record, poiché l’occupazione è tornata a salire molto. Il problema, però, si riflette sulla condizione salariale. Le retribuzioni delle persone occupate spesso non bastano a far fronte al caro prezzi.

Il rapporto INAPP

Il report Inapp mostra anche come potrebbe essere utile puntare sulla contrattazione collettiva nazionale, così come altri strumenti differenti, per poter introdurre così una soglia minima di stipendio. Sappiamo, infatti, molto bene che, nonostante la presenza dei contratti collettivi di lavoro, per molti italiani è difficile ancora affrontare il caro-vita. I bassi salari sono, inoltre, legati alla bassa produttività. Considerando che anche la presenza di premi al risultato è piuttosto bassa nel nostro Paese, si svela un quadro che può essere davvero complicato.

Le imprese devono anche far fronte alla carenza di personale. In molti settori, infatti, si fa fatica a trovare lavoro. Spesso vi sono veri e propri rifiuti da parte di candidati alle proposte di lavoro, oppure i lavoratori stessi decidono di licenziarsi, o si verifica un’assenza di candidati alle offerte proposte. Sono molti, infine, gli italiani che rinunciano a lavorare in settori specifici, del calibro del turismo e della ristorazione.

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