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Il report sul lavoro dell’INPS riguardante il mese di aprile conferma il calo dei precari in Italia. Il lavoro nel Paese è stabile.

Lavoro: calo del precariato in Italia

Le assunzioni per il lavoro sono stabili in Italia: a confermarlo è il report di Inps riguardante i primi quattro mesi dell’anno 2023. Da gennaio ad aprile, infatti, sono state attivate 2 milioni e 651mila nuove assunzioni, con un piccolo incremento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, invece, sono aumentate dell’11%, con una variazione positiva pari a 390.000.

Il saldo è comunque positivo anche per gli altri tipi di contratti. Scendendo più nel dettaglio, i contratti di apprendistato sono aumentati di 27.000 unità, mentre gli intermittenti di 36.000. Gli stagionali hanno avuto un aumento di 26.000 unità, mentre i contratti a tempo determinato sono +24.000. Unico saldo negativo riguarda i contratti di somministrazione, che hanno -11.000 unità rispetto al gennaio-aprile 2022.

Assunzioni, flessioni in vista?

Il primo quadrimestre dell’anno 2023 ha, purtroppo, registrato anche una flessione delle assunzioni agevolate. Troviamo, infatti, un -12% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel dettaglio, sono gli esoneri contributivi totale per le donne e per i giovani a non aver decollato eccessivamente. Hanno, infatti, registrato una flessione rispetto al 2022, proprio perché vi sono ancora degli iter burocratici da compiersi, tra cui l’autorizzazione da parte della Commissione Europea.

L’agevolazione “Decontribuzione Sud” è, invece, aumentata del 9%. Aumentate del 9%, infine, anche le assunzioni dei lavoratori che sono impiegati con contratti di prestazione occasionale. Da aprile, infatti, si attestano intorno alle 16.000 unità, con un conseguente aumento dell’importo medio mensile lordo della remunerazione di 239 euro.

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Cosa possiamo concludere, quindi? Che in Italia sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, mentre sono leggermente in calo le assunzioni agevolate. I dati sono stati resi noti da parte dell’Osservatorio sul precariato INPS.

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