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L’intervento introdotto dal governo sarà valido per i costi di luce, acqua e gas: quali dipendenti potranno chiederlo.

In vista dell’autunno, il Parlamento aveva approvato il Decreto Aiuti bis per riuscire ad andare incontro alle esigenze degli italiani.

Tra le agevolazioni pensate, ce n’è in particolare una che nelle ultime ore è tornata al centro del dibattito pubblico. Si tratta del cosiddetto Bonus bollette riservato ai lavoratori dipendenti, un incentivo creato con l’obbiettivo di sgravare milioni di contribuenti dai costi sempre più alti per il pagamento di luce e gas.

Bonus bollette per i lavoratori dipendenti: a quanto ammonta e chi può richiederlo

Da poco, sono stati pubblicati i decreti attutativi, contenenti tutti i dettagli dell’intervento previsti dal Governo.

In particolare, il Bonus bollette, un incentivo che si aggiunge al contributo una tantum da 200 euro in favore di  tutti i lavoratori e pensionati con un reddito annuo inferiore ai 35mila euro.

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Stando alle ultime notizie, il bonus potrà essere erogato direttamente dalle aziende come sostegno ai dipendenti per il pagamento delle spese relative alle utenze domestiche.

In ogni caso, non verrà considerato nel calcolo del reddito, quindi chi lo percepirà non dovrà versare alcuna tassa, mentre l’impresa potrà dedurre la spesa. Al contrario, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che già percepiscono uno stipendio fisso, non riceveranno invece alcun compenso

Bonus bollette per i lavoratori dipendenti: il ruolo dell’azienda e la presentazione della domanda

Per poter ottenere il Bonus bollette per i lavoratori dipendenti non è necessario fare alcuna domanda.

Infatti, sarà lo stesso datore di lavoro a scegliere se adottarlo e a quali dipendenti destinarlo. Questo, infatti, è uno dei motivi che ha scatenato non poche polemiche. Con questa soluzione, in tanti temono che possano verificarsi situazioni di disparità all’interno di una stessa azienda.

Un punto che ancora oggi rimane in sospeso è quello relativo alle modalità di erogazione da parte dell’impresa.

L’agevolazione potrebbe rientrare nella categoria dei beni e servizi ceduti o prestati ai dipendenti sotto la voce di welfare aziendale, In questo modo, il progetto passa da 280 euro l’anno a 600 euro, ottenendo così il bonus direttamente in busta paga. In ogni caso, il Bonus sarà valido per tutti i mesi che rimangono del 2022.

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