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Per i lavoratori dello spettacolo arriva l’indennità di discontinuità per i periodi di inattività. Di che cosa si tratta?

Lavoratori dello spettacolo, ecco l’indennità

A partire dal 1° gennaio 2024, i lavoratori dello spettacolo avranno la possibilità di godere nella nuova indennità di discontinuità. La prestazione è riconosciuta per i periodi in cui si è verificata un’interruzione dell’attività lavorativa ed è prevista dal decreto n. 175 del 30 novembre 2023. L’obiettivo della misura è quello di compensare gli effetti negativi che sono stati subiti dagli operatori dello spettacolo. Sappiamo bene come questo sia un settore caratterizzato da discontinuità nel lavoro e di frammentarietà, sia della posizione reddituale che di quella contributiva. La nuova indennità va a sostituire la ALAS, cioè l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo.

Per ciò che riguarda i periodi di competenza relativi all’anno 2022, i lavoratori potranno ricevere l’indennità presentando la domanda, a pena di decadenza, entro e non oltre il 15 dicembre 2023.

Requisiti, importo e durata

Vediamo, adesso, quali sono i requisiti, gli importi e la durata per poter godere dell’indennità nell’ambito del lavoratori dello spettacolo. La prestazione può essere richiesta da coloro che sono iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo autonomi, subordinati a tempo determinato o intermittenti a tempo indeterminato, purché in possesso dei requisiti previsti e non titolari dell’indennità di disponibilità.

Al momento della presentazione della domanda, è necessario dimostrare di essere in possesso di determinati requisiti. Uno di questi è essere cittadino dell’Unione Europea ed essere residente in Italia da almeno un anno. Ancora, è necessario avere un reddito che non sia superiore a 25.000 euro, nonché aver maturato almeno 60 giornate di contribuzione accreditate al Fondo pensione sopracitato, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda. Ancora, è necessario avere un reddito che deriva dall’attività lavorativa in questione e non essere stato titolare di rapporti di lavoro subordinati a tempo indeterminato nell’anno precedente. Ultimo requisito è quello di non essere titolari di trattamento pensionistico diretto.

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L’indennità sarà riconosciuta per un numero di giornate pari ad un terzo di quella accreditate al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. L’indennità, inoltre, non è cumulabile con altri indennizzi, del calibro di malattia, maternità, infortunio. Il finanziamento riguarderà un contributo pari all’1% a carico del datore di lavoro e uno dello 0.5% a carico dei lavoratori sopracitati. Verrà erogato in un’unica soluzione, al 60% della retribuzione giornaliera media.

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