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Proposto come abbonamento alla televisione dello Stato, lo spinoso tema del Canone RAI, in realtà è una tassa applicata sugli apparecchi televisivi e quindi da corrispondere esclusivamente quando si detiene un apparecchio TV.

Tuttavia, in determinate circostanze è possibile venire esonerati dal pagamento del canone RAI 2021.

Per questo motivo, non sono tenuti al pagamento del Canone Rai tutte le famiglie che ovviamente nella propria abitazione non hanno un televisione. A questi, si aggiungono tutti i soggetti over 75 che, insieme all’eventuale coniuge percepiscano redditi pari o inferiori a 8.000 euro l’anno.

In particolare, per essere del tutto esenti dal Canone Rai è necessario compilare ed inviare un modulo apposito, scaricabile dal sito dell’Agenzia delle entrate e spedirlo alla stessa Agenzia, dando così la possibilità di non pagare il canone per tutto il 2021 o solo per il secondo semestre del 2021, a seconda dell’invio.
Infatti, ai fini della disdetta del canone, i singoli cittadini o le famiglie, devono inviare autonomamente all’Agenzia dell’Entrate il modulo di esenzione, entro il 31 gennaio per essere esentati tutto il 2021, o dal 1 febbraio al 30 giugno per essere esentati durante la seconda parte dell’anno.

La dichiarazione sostitutiva attesta la non detenzione di televisori da parte del dichiarante o di un altro componente anagrafico in nessuna delle abitazioni in cui il dichiarante è titolare.
Altrimenti, proprio perché essendo intestatari di un contratto per l’erogazione di energia elettrica, si presuppone che si sia obbligati al versamento del Canone Rai, inserito automaticamente in bolletta per un importo pari a 9 euro mensili per 10 mesi.

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Nel caso in cui, l’addebito non sia davvero dovuto, il contribuente può effettuare una richiesta di rimborso del canone tv, attraverso il servizio web dedicato.

L’istanza va presentata in modalità digitale dal titolare dell’utenza elettrica collegandosi al portale messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Per chi ne ha diritto è possibile chiedere anche il rimborso del canone già pagato nei mesi precedenti. Infatti, solo nel caso in cui, il richiedente abbia pagato indebitamente il canone a seguito dell’addebito in fattura per la fornitura dell’energia elettrica, ed è in possesso dei requisiti di età e di reddito complessivo, può compilare e presentare il modulo, in caso contrario l’Agenzia delle Entrate attiverà autonomamente il totale recupero dell’importo.

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