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Una volta si chiamava Assegno di maternità dei Comuni ora, Bonus mamme disoccupate ecco a chi spetta.

Se una volta si chiamava assegno di maternità dei Comuni, ora si chiama Bonus mamme disoccupate. Non è altro che una prestazione assistenziale che viene concessa dagli Enti e pagata dall’Inps già presente nel nostro ordinamento dal 2001.  La misura punta al sostegno alla genitorialità e spetta ai cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno e solo entro determinati limiti di reddito.

Ecco i requisiti per l’Assegno di maternità dei Comuni

Per poter accedere al bonus mamme disoccupate è necessario rispettare alcuni requisiti:

  • I richiedenti non devono avere alcuna copertura previdenziale o rientrare entro un determinato importo che viene fissato di anno in anno;
  • L’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali, tranne se si ha diritto a percepire dal Comune la quota differenziale;
  • I richiedenti non devono essere già beneficiari di altri assegni di maternità erogati dall’INPS.

Si ricorda poi che l’assegno è chiaramente indirizzato alle madri, ma lo possono richiedere anche i padri in caso di morte della madre del bambino o di abbandono del minore da parte della genitrice.

Come chiedere il bonus mamme disoccupate

Per poter richiedere l’assegno, è necessario presentare l’apposita domanda al Comune, al quale partecipa alla verifica dei requisiti previsti dalla legge per la concessione della prestazione, entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia di un minore adottato o in affido preadottivo.

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Salvo integrazioni richieste dal proprio Comune di riferimento, alla domanda bisogna allegare alcuni documenti.

  • Certificato di nascita del Comune di residenza del bambino;
  • La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), dal quale si evinca la situazione di disoccupata o inoccupata della madre;
  • Modello ISEE in corso di validità con (DSU) Dichiarazione Sostitutiva Unica, attestazione ISEE e prospetto di calcolo della maternità;
  • Attestazione della banca o di Poste Italiane contenente il codice IBAN del conto corrente o della carta su cui accreditare l’importo dell’assegno;
  • Documento di identità della madre richiedente in corso di validità e permesso di soggiornato di lungo periodo se cittadina extracomunitaria.

Quanto vale il bonus mamme disoccupate per il 2023

L’importo dell’Assegno di maternità dei Comuni vieni rivalutato annualmente per le famiglie di operai e impiegati sulla base della variazione dell’indice dei prezzi al consumo pubblicato dall’ISTAT. L’Istituto nazionale di statistica infatti, rende noto ogni anno l’importo nella circolare sui salari medi convenzionali.

Quella di quest’anno comunica che gli importi e i limiti di reddito per l’anno in corso, aggiornati in base all’indice dei prezzi di consumo, è all’8,1%.

Per le nascite, le adozioni senza affidamento e gli affidamenti preadottivi avvenuti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, il bonus mamme disoccupate è erogato nella misura di 383,46 euro per 5 mensilità. Annualmente si parla quindi complessivamente a 1.917,30 euro.

Il valore dell’ISEE per l’anno in corso è pari a 19,185,13. Sopra queste soglie l’Assegno di maternità o il cosiddetto Bonus Mamme dei Comuni non spetta.

Esistono però altre agevolazioni per i bambini e per i genitori previsti anche per i dipendenti.

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