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Il Governo potrebbe estendere l’esenzione Imu, ampliando la categoria di soggetti che non saranno tenuti a versare la prima rata.

Imu 2021, chi rientra nell’esenzione

Un nuovo emendamento al Decreto Sostegni Bis potrebbe andare incontro a chi è stato messo a dura prova dalla crisi economica scattata con il covid.

Il Governo infatti, ha previsto una serie di sospensioni ed agevolazioni relative al pagamento delle tasse, tra le quali rientra anche l’IMU.

In particolare, la Legge di Bilancio 2021 stabilisce che non saranno tenuti a pagare l’acconto della prima rata Imu una serie di categorie:

  • Tutti gli immobili rientranti nella categoria catastale D, utilizzate da imprese, attività di allestimenti strutture espositive nel settore di manifestazioni o eventi fieristici.

Inoltre, nel caso in cui i soggetti siano anche i gestori delle attività esercitate, l’esenzione è stata estesa anche ad altri immobili ed attività quali:

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  • Villaggi turistici agriturismi, rifugi di montagna, ostelli, colonie montane e marine, affittacamere per brevi soggiorni;
  • discoteche sale da ballo, pub e simili;
  • I beneficiari del contributo a fondo perduto del Dl Sostegni;
  • gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 ovvero hotel e simili.

A chi potrebbe essere estesa l’esenzione

Il ragionamento dello Stato punterebbe quindi ad andare incontro al chi è stato messo a dura prova dalla crisi pandemica e dai vari lockdown. Di conseguenza, la maggioranza di Governo sarebbe convinta di approvare un nuovo emendamento al Decreto Sostegni Bis che estenderebbe l’esenzione ad una platea più ampia.

In particolare, si parla di estendere l’esenzione Imu ai proprietari che ad oggi non hanno disponibilità del proprio immobile a causa del blocco degli sfratti di 15 mesi fa.

Per ora, le proposte avanzate riguarderebbero solo la prima rata e non il saldo di dicembre che al momento risulta invariato.

Agevolazioni

La Legge di Bilancio 2020 ha inoltre, stabilito una riduzione del 50% sull’Imu annuale per i titolari di una pensione non residenti in Italia.

In aggiunta, è stata prevista un’aliquota Imu agevolata per i proprietari che hanno locato il proprio immobile con contratti a canone concordato. Ovvero, si tratta di affitti ricalcolati sulla base di accordi tra gli inquilini ed i proprietari.

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