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Arriva il credito di imposta destinato a chef, cuochi professionisti di ristoranti e alberghi.

È in arrivo bonus chef, il credito d’imposta fino a un massimo di 6mila euro in favore di cuochi professionisti di alberghi e ristoranti.

Il ministero dello Sviluppo economico, quello dell’Economia e del lavoro hanno chiarito le regole di accesso e i limiti dell’agevolazione, riservate alle spese effettuate nel 2021 e nel 2022. Lo sconto fiscale corrisponde ad un valore massimo di 6mila euro.

Per l’agevolazione è stato stanziato un fondo da 1 milione l’anno per tre anni. Di conseguenza, se le richieste supereranno le risorse disponibili, il Ministero potrebbe ridurre le agevolazioni calcolate per ogni beneficiario.

Bonus chef, di cosa si tratta

Previsto dalla legge di Bilancio 2021 e prorogato per tutto il 2022, Il bonus chef viene emesso sotto forma di credito d’imposta fino a 6mila euro di cui possono beneficiare i cuochi professionisti, sia autonomi che dipendenti. Ai beneficiari, viene riconosciuto nella misura del 40% da calcolare sui costi sostenuti per acquistare beni strumentali durevoli o per partecipare a corsi di aggiornamento professionale, strettamente funzionali all’esercizio dell’attività di cuoco.

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Bonus chef, i beneficiari

L’agevolazione spetta ai cuochi professionisti impiegati presso ristoranti e alberghi, di seguito le categorie:

  • Lavoratori autonomi con partita IVA 
  • Lavoratori dipendenti

Come utilizzare il bonus chef, le spese ammissibili

Il bonus spetta fino a un massimo di 6.000 euro solo per determinate spese:

  •  Acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
  • Acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la lavorazione, la conservazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
  • Per i costi di partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Per essere valide, le spese dovranno essere effettuate attraverso conti correnti intestati al cuoco che ne fa richiesta e comunque con modalità che consentano al Fisco di verificare la tracciabilità del pagamento e la riconducibilità del soggetto beneficiario alla fattura o alla ricevuta della spesa sostenuta.
Nel calcolo del credito d’imposta può rientrare l’Iva solo se questa rappresenta un costo effettivo non recuperabile per il cuoco. Sono escluse dall’agevolazione le spese relative a imposte e tasse.

Come presentare la domanda

La domanda per poter accedere al bonus, deve essere presentata esclusivamente in via telematica secondo la procedura informatica dell’Agenzia delle Entrate. È possibile presentare una sola domanda in cui dovranno essere indicati:

  • I requisiti che permettono l’accesso al bonus;
  • La prova di essere cuochi dipendenti o titolari di partita Iva che svolgono la loro attività in ristoranti o alberghi;
  • L’ elenco delle spese sostenute con relativa documentazione e i relativi pagamenti tracciati.

Successivamente, il credito d’imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione utilizzando il modello di pagamento unificato F24 in via telematica.

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