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Acquistare un’auto elettrica meno di due anni da una classica termica, potrebbe far perdere l’agevolazione Iva ai disabili: tutte le novità

Esistono degli incentivi riservati alle persone disabili per l’acquisto delle auto, soprattutto quando si sceglie un veicolo elettrico o ibrido. Al momento la normativa prevede che venga applicata l’Iva al 4%. Però, entrando nel dettaglio, le cose potrebbero cambiare se il beneficiario dell’agevolazione passa da un mezzo a motore termico ad uno elettrico entro i due anni dal primo acquisto agevolato.

Stando a quanto riporta il ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti sono le vie che si possono intraprendere:

  • L’utilizzo dell’interpello.
  • La modifica della normativa attualmente in vigore;

Potrebbe capitare, infatti, che un contribuente dopo aver acquistato un veicolo con l’agevolazione sull’Iva per le persone disabili, possa cambiare idea cambiare e per necessità passi ad un’auto elettrica. In questo caso potrebbe insorgere qualche problema.

Sul tema Giancarlo Giorgetti ha chiarito che questa possibilità risulta essere esclusa da un’interpretazione letterale della normativa attualmente in vigore. A questo punto, sono due le possibilità che si possono scegliere.

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La prima prevede un vero e proprio interpello all’Agenzia delle Entrate. La seconda invece, prevede un intervento diretto di modifica delle leggi, in modo da far rientrare questa nelle varie casistiche contemplate anche quello relativo alle restrizioni della circolazione stradale.

IVA per le auto disabili: il problema del passaggio ai veicoli elettrici

Il problema sui cui si concentra la questione è la possibilità di poter continuare a beneficiare dell’Iva agevolata al 4% per l’acquisto di un auto ibrida o elettrica, anche nel caso in cui sia stato già effettuato l’acquisto di un’auto tradizionale. Il dubbio sorge in particolare, dove siano sopraggiunte delle restrizioni stradali, che impongono delle restrizioni di accesso ai veicoli tradizionali in strade centrali per esempio.

Ricordiamo che la Legge n. 104/1992 aveva già introdotto in merito delle disposizioni molto importanti per l’assistenza e l’integrazione delle persone disabili.

Nello specifico il Decreto Iva prevede appunto, un’aliquota al 4% per questa imposta nel momento in cui si acquistano mezzi per delle persone diversamente abili.

Nel 2006 sono stati posti dei limiti ai benefici fiscali a cui si può accedere nel momento in cui si acquistano dei veicoli.

I vincoli per l’acquisto di veicoli di persone disabili

Nella legge è stato previsto che nel caso in cui si dovesse “procedere con la vendita o il trasferimento del veicolo entro due anni dalla data dell’acquisto si perda l’aliquota Iva agevolata”. Questo significa che il beneficiario, è tenuto a pagare la differenza. Questa disposizione, però, non si applica nel caso in cui:

I disabili, in seguito a mutate necessità dovute al proprio handicap, cedano il proprio veicolo per acquistarne un altro su cui realizzare nuovi e diversi adattamenti“.

Esistono soluzioni per ovviare al problema

Nel caso in cui una persona disabile si dovesse trovare nella necessità di cambiare auto dopo due anni e passare ad una elettrica a causa delle limitazioni poste dai Comuni, perdebbe le agevolazioni Iva. Questo però solo se l’operazione viene effettuata prima dei due anni.

Stando a quanto riporta il Ministro Giorgetti, per ovviare a questo problema sarebbe necessario un cambio delle normative. Normative, i cui tempi non sarebbero di certo brevi; oppure come spiegato sopra fare un interpello all’Agenzia delle Entrate.

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