Arriva la patente a punti per tutelare la sicurezza dei lavoratori, soprattutto in campo edile. Di che cosa si tratta nel dettaglio?
Patente a punti per imprese e soggetti privati nel settore edile: ecco tutte le novità
La patente a punti per le imprese e per i soggetti privati nel settore edile è stata approvata nell’ampio progetto del PNRR del 26 febbraio 2024. Sarà introdotta per le imprese e per i lavoratori autonomi che operano nei cantieri e sarà utile per monitorare così il numero di infortuni, scalando direttamente sui 30 punti che sono disponibili.
Rilevante come sia definita obbligatoria per chi opera nel settore edilizio. Essa potrà essere richiesta all’Ispettorato del lavoro; per potervi accedere è, inoltre, obbligatorio che l’impresa o che il lavoratore autonomo sia in regola con il versamento delle tasse e dei contributi.
L’inosservanza delle regole per la patente a punti prevede alcune sanzioni specifiche per chi perde punti. Chi non acquisisce la patente o chi ha meno di 15 punti non potrà lavorare e, inoltre, potrà essere multato. La multa avrà un importo variabile, da un minimo di 6.000 euro ad un massimo di 12.000 euro. Ancora, l’Ispettorato del Lavoro potrebbe anche intervenire nei casi gravi e procedere con la sospensione della patente fino a 12 mesi. In questi mesi, l’impresa o il professionista autonomo non potrebbero lavorare.
Come funzionerà nel dettaglio?
Il regolamento è molto semplice ed è simile alla patente a punti che già tutti conosciamo. Ogni lavoratore all’inizio avrà 30 punti a disposizione, che scaleranno ogni volta che si riscontra un infortunio sul lavoro. La decurtazione dei punti varierà in base alla gravità dell’incidente: potranno essere 10 punti, come 15.
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In caso di decesso del lavoratore, si parla di 20 punti sottratti dalla patente e dello stop all’attività. L’impresa o il lavoratore autonomo non potranno più operare presso i cantieri se il loro punteggio scenderà a meno di 15 punti. E’ possibile recuperare i punti perduti attraverso specifici corsi di formazione.
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