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Al via IPCEI Cloud, grazie all’avviso pubblico del MIMIT. Ecco a quanto ammontano gli incentivi alle imprese.

IPCEI Cloud: di che si tratta

Dal 15 marzo 2024 si parlerà di nuovo di IPCEI Cloud, grazie all’avviso pubblico MIMIT recentemente pubblicato sul proprio sito. Lo sportello di domanda è aperto per imprese ed organismi di ricerca, al fine di ottenere contributi nell’ambito del programma IPCEI Cloud. Acronimo di Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, si occupa di destinare agevolazioni alle imprese ed agli enti di ricerca con nuove risorse. In totale, a disposizione vi saranno 250 milioni da erogare sotto forma di contributi alla spesa.

Le domande saranno inviabili dal 15 marzo al 15 maggio del 2024, attraverso la piattaforma online messa a disposizione dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

A chi si riferisce in particolare

Come dicevamo precedentemente, gli aiuti di Stato sono attivi per progetti che sono relativi alle attività di ricerca, sviluppo ed innovazione, al fine di andare ad incentivare sempre di più la transizione green e quella digitale, grazie alle nuove tecnologie come Cloud ed Edge Computer. L’obiettivo finale, pertanto, è da considerarsi come una catena del valore europeo di infrastrutture e di servizi di nuova generazione.

Le attività accettate saranno le seguenti: il fornire software che sviluppi funzionalità infrastrutturali, lo sviluppare un’architettura comune come modello di configurazione e di funzionamento del sistema, così come lo sviluppare servizi avanzati per il cloud e l’Edge, che siano distribuiti senza interruzione tra le reti di fornitori. Infine, lo sviluppo di casi specifici per settore, facenti parte ad esempio del settore dell’energia, della salute o del mare.

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Ricordiamo, inoltre, che lo stanziamento delle risorse necessarie all’IPCEI Cloud rientra nel PNRR, al capo Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo. Lo stanziamento, nel dettaglio, rientra nel piano di rifinanziamento di alcune misure ministeriali, che è stato approvato con apposito decreto pochi giorni fa, il 23 febbraio 2024.

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