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Un recente report rivela come le imprese italiane stiano cercando ben 2,5 milioni di lavoratori. Ecco qualche dato.

Imprese italiane, si cercano lavoratori

Nelle imprese italiane mancano ben 2,5 milioni di lavoratori. L’anno 2023 è stato particolarmente funesto in questo ambito: la forbice domanda-offerta rivela la mancanza di molteplici lavoratori, che rappresentano il 45,1% del totale delle offerte di lavoro.

Tutto questo non è altro che da considerarsi come un effetto a lungo termine della pandemia: un’eredità ancora pesante da colmare e da digerire, nonostante il progressivo recupero economico. rilevanti sono anche i fattori socio-economici: facciamo riferimento, ad esempio, alla elevata disoccupazione giovanile, specialmente nelle zone del Sud Italia. Manca anche la manodopera qualificata, specialmente in settori cruciali come quello dei servizi alle imprese e del turismo. E’ pur vero che le previsioni economiche indicano un trend di moderata crescita, con un aumento di circa l’1% nel 2024 e dello 0,7% degli anni successivi. Il confronto con le altre economie europee è però impietoso verso l’Italia.

Lo studio rivela come l’adattamento sia un requisito fondamentale

Il report che indica le sopracitate percentuali è stato eseguito da Intesa SanPaolo, Siref Fiduciaria, Accenture, Digit,Ed, con la collaborazione di Università Luiss Guido Carli. Ben oltre il 70% degli intervistati ha riconosciuto l’importanza cruciale dell’adattamento e della capacità di cambiare mentalità come pilastro fondamentale per i lavori del futuro. Le skills richieste, dunque, saranno anche riferibili a competenze digitali, sensibilità verso la questione ambientale, predisposizione al continuo adattamento e alle abilità relazionali.

Non solo. Per poter lavorare nelle imprese italiane è sempre più necessario l’aggiornamento e le nuove competenze nei settori chiave. Tutto ciò, al fine di adeguarsi il più possibile alle trasformazioni aziendali in atto ed ai modelli di business nuovi. L’intento è sempre quello di puntare su innovazione e su sostenibilità, per sviluppare azioni nuove e programmi formativi che possano creare valore aggiunto per le imprese e per il Paese in generale.

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