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Le aziende italiane stanno dando segnali di forte crescita, con 430.000 assunzioni previste a novembre, un aumento del 12,6% rispetto allo scorso anno. Questi dati, presentati nel nuovo bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal, indicano che nei prossimi tre mesi le assunzioni raggiungeranno quota 1,3 milioni.

Tuttavia, quasi la metà di queste assunzioni potrebbe essere difficile da realizzare a causa della mancanza di candidati idonei. Tra le professioni più ricercate e difficili da trovare ci sono operai specializzati nel tessile, nell’abbigliamento e nelle rifiniture delle costruzioni, oltre a fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica e fabbri ferrai.

Confindustria stima che manchino circa 800.000 profili professionali necessari e sottolinea che da giugno 2021 sono state assunte 1,1 milioni di persone in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, durante un’audizione al Senato, ha rifiutato gli incentivi per le assunzioni previsti dalla legge di bilancio, proponendo invece di investire nello sviluppo dell’Industria 5.0.

“Creare posti di lavoro è il mio mestiere e non mi piace l’idea di utilizzare denaro pubblico per farlo”, ha dichiarato Bonomi. Ha inoltre sollecitato un intervento sulla competitività dei costi del lavoro attraverso l’incentivazione dei rinnovi contrattuali.

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Secondo l’Istat, oltre il 40% dei dipendenti nel settore privato ha un contratto scaduto, e considerando anche il settore pubblico, questa percentuale sale al 54%. Questo ritardo nei rinnovi contrattuali è una delle cause principali del lavoro precario in Italia, secondo un’analisi del Cnel.

Il bollettino Excelsior mostra che la maggior parte delle assunzioni previste riguarda contratti a tempo determinato (52,9%), seguiti da contratti a tempo indeterminato (21,7%), una percentuale in crescita rispetto all’anno precedente. Inoltre, la domanda di lavoratori immigrati è in aumento e rappresenterà oltre un quinto delle assunzioni previste.

I settori con la più forte dinamica di crescita sono il turismo e il commercio, con rispettivamente 68.000 e 300.000 assunzioni previste a novembre. Anche l’industria è in espansione, soprattutto nei settori della meccatronica e della moda. A livello geografico, oltre 230.000 assunzioni sono previste al Nord, quasi 90.000 al Centro e 108.000 al Sud.

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