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Con la Legge di Bilancio 2023 approvata lo scorso 29 dicembre, è stato previsto il potenziamento del Fondo PMI creative per i prossimi due anni. Stanziati complessivamente 8 milioni di euro.

Buone notizie per il settore della cultura grazie al Fondo PMI creative. Con la Manovra del 2021, le imprese culturali e creative potranno beneficiare di contributi a fondo perduto e finanziamenti concessi sulla base di una procedura valutativa.

Le agevolazioni confermate dal Governo, andranno ad incrementare il pacchetto di aiuti volti a “favorire il rafforzamento e la qualificazione dell’offerta culturale nazionale, come mezzo di crescita sostenibile e inclusiva, la nuova imprenditorialità e l’occupazione, con particolare riguardo a quella giovanile”.

Gli sportelli per presentare domanda al momento non sono ancora aperti, ma l’incentivo è stato già rifinanziato per il biennio 2023-24. Previsti 3 milioni di euro per il 2023 e 5 milioni per il 2024.  

I requisiti per accedere al fondo

Per accedere al credito le aziende devono possono i requisiti previsti dal Bando. Si tratta, molto probabilmente, degli stessi già specificati nel Decreto Ministeriale del 19 novembre 2021. A tal proposito si fa riferimento a imprese di micro, piccola e media dimensione in fase di costituzione, o già costituite al momento della presentazione della domanda di agevolazione, che abbiano sede legale e operativa ubicata sul territorio nazionale e che operino in ambito creativo e culturale.

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Per verificare se la propria impresa possiede i requisiti di ammissibilità al fondo PMI creative, è possibile far riferimento al codice ATECO dell’attività e controllare se questo è tra quelli elencati nell’allegato del Decreto Ministeriale. Tra le attività comprese si possono citare, ad
esempio, quelle di musei e biblioteche, di design e musica, del mondo dello spettacolo e dell’editoria.

È previsto anche un sostegno erogato tramite voucher, rivolto a quelle imprese (micro, piccole e medie) che, pur appartenenti a settori diversi da quelli culturali, si avvalgono dei servizi offerti dalle imprese creative in un’ottica di collaborazione tra imprese del settore culturale con imprese di altri settori produttivi.

Fondo PMI: quali sono le spese ammissibili?

Le spese sostenute direttamente dalle PMI creative che permettono di ottenere aiuti o finanziamenti sono quelle destinate a:

  • acquisto di macchinari innovativi
  • servizi specialistici, finalizzati inoltre alla valorizzazione di brevetti

che non siano superiori e a 500.000 euro, al netto di IVA.

Il Fondo PMI creative si pone in continuità con le misure avviate nel biennio 2021-22 e tese a offrire sostegno concreto alle numerose imprese creative presenti nel nostro Paese. L’obiettivo è quello di rendere le attività dislocate sul territorio un motore di crescita economico e, contestualmente, di sviluppo e promozione culturale.

Le risorse del Fondo PMI per le imprese creative sono gestite dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., Invitalia

Come presentare la domanda

Nell’attesa dell’apertura degli sportelli per la presentazione della domande 2023, va sottolineato che la modalità di compilazione e trasmissione prevista è unicamente quella online, sezione “Fondo imprese creative” del sito internet di Invitalia. Per accedere alla piattaforma è necessario effettuare l’identificazione e l’autenticazione tramite SPID, Carta nazionale dei servizi o Carta di Identità Elettronica.

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