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Il tema della cybersecurity, oggi più che mai, è al centro del dibattito economico. La sicurezza informatica è una priorità per l’azienda in quanto strettamente correlata al suo core business. La tutela dei dati, la protezione della proprietà intellettuale, il rapporto con clienti e fornitori, l’operatività aziendale, sono alcuni degli aspetti critici e di massima rilevanza cui afferisce la cybersecurity.

Mentre le minacce cyber crescono in modo esponenziale e non esiste il rischio zero, l’urgenza di intervenire sta aprendo la strada ad azioni concrete e mirate e ad iniziative importanti a livello normativo.

Cybersecurity: due nuovi Fondi nazionali

Alle risorse europee del PNRR, si sono aggiunti due fondi nazionali, istituiti con la nuova Legge di Bilancio 2023. Si tratte di risorse volte a dare attuazione alla Strategia Nazionale di Cybersicurezza proposta dall’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza (ACN) approvata lo scorso maggio 2022.

Il primo è il Fondo per l’attuazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza, istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con l’obiettivo di finanziare gli investimenti volti al conseguimento dell’autonomia tecnologica in ambito digitale e la protezione dei sistemi informativi nazionali contro potenziali attacchi, innalzando così i livelli di cybersecurity nazionale. Sono stati stanziati 70 milioni di euro per l’anno 2023, 90 milioni di euro per l’anno 2024, 110 milioni di euro per l’anno 2025 e ulteriori 150 milioni di euro annui dal 2026 al 2037.

Il secondo Fondo, di cui è incaricata l’ANC, si pone come obiettivo la gestione operativa e il coordinamento dei progetti di cybersecurity promossi dal primo fondo. Le risorse verranno erogate tramite l’apertura nel corso dell’anno di appositi sportelli. Le  risorse  stanziate sono pari a 10 milioni di euro per il 2023, 50 milioni di euro per l’anno 2024 e altri 70 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.

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Sicurezza informatica: non esiste il rischio zero

Oggi più che mai, è importante promuovere e sostenere le best practise aziendali da adottare per ridurre e minimizzare il rischio cyber. Se gli investimenti nell’ambito della sicurezza informatica e l’approccio strategico per la miglior gestione del rischio, sono stati finora scarsi, l’imprenditore non può più prescindere dal risk management come leva strategica. Sistemi hackerati, infrastrutture in panne e produttività bloccata si traducono in danni economici importanti.

Nessuno è immune dagli attacchi informatici. Nemmeno aziende del calibro di TIM, Enel, Luxottica, San Carlo, per citarne alcune a livello nazionale, vittime di cosiddetti ransomware, ovvero malware capaci di penetrare le infrastrutture di rete, “infettare” i file con l’obiettivo di chiedere un riscatto in cambio della restituzione dei dati presi “in ostaggio”.

L’istituzione di questi due nuove fondi nazionali, testimonia l’importanza strategica della cybersicurezza in uno scenario di transizione digitale del Paese.

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