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Dal 20 luglio al 21 agosto sarà possibile godere del Bonus Energia Terzo Settore. Ecco i soggetti beneficiari della misura.

Bonus Energia Terzo Settore: cos’è e come funziona

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stanziato 100 milioni di euro per un contributo straordinario riguardante gli iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, chiamato anche RUNTS. I fondi saranno erogati in modo proporzionale agli incrementi, per i maggiori costi sostenuti per acquisto di gas naturale e di energia, in bolletta. Riguarderà i primi tre trimestri del 2022.

Per presentare le domande è necessario collegarsi al portale web di Invitalia. Sarà possibile farlo dal 20 luglio al 21 agosto 2023: l’ordine di ricezione delle domande non inficerà sull’esito di richiesta del bonus stesso. E’ possibile accedere alla piattaforma web attraverso registrazione con SPID, CIE o CNS.

A quanto ammonta il contributo?

Il Bonus Energia Terzo Settore ammonta a 50.000 euro per ogni soggetto, nella somma massima erogabile. Se la percentuale di aumento del costo in bolletta, però, è inferiore al 20%, il contributo non spetterà. Se il costo supera la soglia, sarà possibile godere del bonus in base a ciò che afferma il decreto. Esso, infatti, riporta delle tabelle con percentuali e relative aliquote da applicare alla liquidazione del contributo.

Vediamo, adesso, la ripartizione dei fondi secondo il Decreto. 120 milioni andranno ad ETS ed Enti religiosi civilmente riconosciuti, che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria a persone disabili. 50 milioni, invece, andranno ad ETS ed Enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività e assistenza socio-sanitaria a persone anziane. Infine, 5 milioni per istituzione pubbliche di assistenza e/o di beneficienza che erogano servizi in favore di anziani, riguardanti ambiti socio-sanitari o socio-assistenziali.

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Per calcolare a quanto ammonta il tutto è necessario dividere gli importi totali della fattura al netto IVA per il numero dei giorni che sono ricompresi dalla fattura. Il risultato andrà poi moltiplicato per il numero di giorni rientranti nel periodo utile.

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