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Mentre il tempo scorre e l’estate si sta avvicinando scatta l’allarme per il Mediterraneo.

L’insieme, tra il complesso quadro della regione mediterranea, il risultato dell’evoluzione della convergenza tra le placche africana ed euroasiatica, aggiunge altre sfide. 

Mediterraneo e le sue sfide, lo studio

Il Mediterraneo è al centro di sfide come quella dei cambiamenti climatici che mettono a rischio le sue coste e gli ecosistemi marini.

Un recente studio condotto dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Università olandese di Radboud avrebbe rilevato dati allarmanti. L’innalzamento del livello del mare è ben oltre le stime precedenti, con potenziali conseguenze disastrose. In poche parole: Il Mediterraneo, dove molti italiani trascorrono le vacanze estive, sta crescendo a una velocità tripla rispetto alle previsioni.

Il nuovo studio italiano evidenzia un aumento del livello del mare a una velocità tripla rispetto alle stime precedenti, mettendo a rischio oltre 38.500 chilometri quadrati di coste mediterranee.

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Una parte del problema parte dal fenomeno di abbassamento del suolo causato da cause naturali. Ormai è inutile negarlo, ma il riscaldamento globale gioca un ruolo cruciale nell’aumento del livello del mare.

Un’estate al mare

Ormai molti pensano al mare e uno dei più battuti è sicuramente il Mediterraneo. Stando allo studio, l’Italia con la sua complessa situazione geologica, si collocherebbe al secondo posto, dopo l’Egitto, in termini di esposizione ai rischi. Le zone costiere più vulnerabili sono individuate nelle regioni di Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Puglia settentrionale sul versante adriatico, insieme a Toscana, Lazio e parte della Sardegna sul versante tirrenico. Il riscaldamento climatico e l’erosione della costiera contribuiscono a rendere queste aree più suscettibili all’inondazione.

Un problema per l’economia

In un futuro ancora incerto, è chiaro che questo potrebbe rappresentare un serio problema visto che la costa Mediterranea in estate si riempie di turisti pronti a “sborsare” le loro tasche negli hotel della zona.

Chiaramente ancora manca una data, ma ovviamente un impegno collettivo è necessario per affrontare questa emergenza climatica, con istituzioni, governi locali e comunità internazionali che uniscono. Inoltre, la lotta contro l’innalzamento del mare è una responsabilità condivisa, che richiede la collaborazione di tutti per proteggere il nostro patrimonio e garantire un futuro sostenibile per il Mediterraneo e le generazioni future.

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