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In arrivo un pacchetto per la pace edilizia che prevede condoni per irregolarità o piccoli abusi, con una sanatoria agevolata: tutte le novità

Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato l‘arrivo di un decreto legge sulla casa, proponendo anche norme urgenti di semplificazione per sanare piccole irregolarità interne circa l’80% delle abitazioni. Tutto questo sarà poi seguito da un apposito Disegno di Legge delega.

La Pace Edilizia: ecco cosa prevede il decreto di Salvini

La Pace Edilizia permetterà il condono di abusi per piccole difformità o irregolarità strutturali, consentendo così la regolarizzazione alla mancata conformità con le norme edilizie. Nonostante la motivazione ufficiale sia lo snellimento burocratico per gli uffici comunali e il mercato immobiliare, nel decreto intravede anche un tentativo di ottenere consenso politico su un tema di rilevante importanza.

La Pace Edilizia del Governo, permetterà quindi di sanare modifiche interne agli appartamenti che non corrispondono alle planimetrie, la ristrutturazione di immobili precedenti agli anni ’50 senza documentazione, modifiche di soppalchi e tramezzi e difformità di vecchi interventi. Il principio della “doppia conformità” sarà superato, semplificando i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

La nuova Pace Edilizia sarà inserita in un pacchetto di misure per la casa, con l’obiettivo di andare incontro ai proprietari immobiliari che da anni attendono la sanatoria e non riescono a ristrutturare o vendere la propria abitazione. Non solo, ma saranno riviste anche le procedure amministrative, rendendole più efficienti e rapide.

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Una riforma più strutturale

Oltre al decreto legge con la Pace Edilizia, è stata prevista una riforma strutturale dell’edilizia, probabilmente attraverso una legge delega per il riordino del Testo Unico sull’edilizia e della legge urbanistica. Questa revisione punta a rispondere alle esigenze dei costruttori, aggiornando il quadro regolatorio alle attuali necessità.

Confedilizia propone anche di prevedere incentivi fiscali, come l’esenzione IMU e la cedolare secca al 10% per le case affittate a canone concordato e maggiore tutela nonchè supporto per i proprietari.

Infine, si vuole sbloccare l’utilizzo di circa centomila immobili di edilizia residenziale pubblica attualmente non disponibili proprio a causa di necessità come riqualificazione, occupazioni abusive e ritardi burocratici.

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