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L’ISTAT presenta dati riguardanti la povertà assoluta: in deciso aumento rispetto alle annate precedenti.

Povertà assoluta in Italia: qualche dato

Le condizioni di povertà assoluta in Italia sono aumentate. Con questo termine si intende la presenza di famiglie in condizioni economiche gravi, da non potersi permettere una spesa pari al minimo per l’acquisto di beni e servizi essenziali, al fine di condurre una vita dignitosa. Si registrano delle differenze soprattutto a livello territoriale. E’ soprattutto il Nord Italia che ha avuto un peggioramento della povertà assoluta, con 136mila persone in più rispetto al 2022. A livello familiare, il dato è invece pressoché stabile: il peggioramento si registra soprattutto nelle persone che vivono da sole.

Nel Sud Italia, invece, i dati risultano pressoché stabili sia a livello familiare che individuale nella differenza con l’annata 2022. E’ pur vero che, sempre nella stessa zona, si ha la maggiore incidenza rispetto alla popolazione residente. Prendiamo un esempio: su oltre 19mila persone residenti, sono ben 866mila le famiglie che hanno un livello di povertà assoluta, pari al 10,3%. Nel Nord Italia, dobbiamo considerare che vi è una popolazione residente maggiore rispetto alle aree nazionali e, nonostante coinvolga più di un milione di famiglie, l’incidenza della povertà è pari all’8%.

Come indice il lavoro dipendente su ciò?

A fronte del report dell’ISTAT, si afferma come il lavoro dipendente possa incidere sulle condizioni economiche svantaggiate delle persone. In che modo? Il peggioramento delle condizioni economiche di famiglie in cui figurano lavoratori dipendenti è del 9,1%, contro l’8,3% del 2022.

Cause del peggioramento sono sicuramente gli stipendi troppo bassi dei lavoratori italiani. Sappiamo bene come, nonostante l’inflazione, le retribuzioni a livello nazionale siano ferme da molto tempo e che siano molto inferiori rispetto ai lavoratori dipendenti europei.

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Se, invece, andiamo a considerare i non occupati, il report dell’Istat rivela come l’incidenza della povertà rimanga elevata per le famiglie con persone in cerca di occupazione (20,6%), mentre diminuisce la povertà relativa nelle famiglie ritirate dal lavoro. Livelli stabili di povertà per le famiglie composte dai soli cittadini stranieri: 35,6%.

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