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Dopo le polemiche sullo stop al reddito di cittadinanza, l’Inps cerca di fare il punto chiarendo la situazione. Ecco per quali categorie resta in vigore fino al 31 dicembre 2023.

Sono state numerose le polemiche scoppiate dopo l’annuncio a circa 170mila famiglia via sms, in cui veniva annunciata la sospensione della misura di sostegno al reddito e soprattutto contro la povertà.

Un evento comunque atteso, visti i programmi del Governo nel voler cambiare questa misura, ma come specifica l’Inps ci saranno delle categorie che continueranno a percepirlo almeno fino a dicembre 2023.

Cosa dice l’Inps

Come dice il testo del decreto lavoro convertito in legge, in attesa dell’entrata in vigore del nuovo Assegno di Inclusione (ADI), il Reddito di cittadinanza resterà comunque invariato per i “non occupabili”.

Tra questi rientrano i nuclei familiari con disabili, minorenni o con over 60 che continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza con le regole 2023.

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In sostanza, prima dell’entrata in vigore dell’assegno di inclusione il primo gennaio 2024, per i beneficiari non occupabili il reddito di cittadinanza continuerà ad esistere fino alla fine del 2023, senza il limite delle sette mensilità introdotto della legge di bilancio.

Una specifica circolare INPS ha chiarito i dettagli sulla fruizione sia per gli “occupabili” che per i “non occupabili”, che invece si dirigeranno verso il SFL e per togliere ogni dubbio ha fornito anche esempi pratici. Per tutti i dettagli sulle istruzioni INPS ha pubblicato un documento che distingue tutte le categorie.

Reddito di Cittadinanza 2023, chi riceverà più di 7 mesi

Le disposizioni in tema di riduzione della durata del Reddito di cittadinanza 2023 non verranno applicati per i nuclei familiari al cui interno ci siano:

  • Persone con disabilità ai fini Isee;
  • Persone con almeno sessant’anni di età;
  • Minorenni.

In tutte queste ipotesi, continuerà ad applicarsi la durata ordinaria, già fissata e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.
Sarà prevista anche la possibilità di rinnovare la fruizione del Reddito di cittadinanza 2023, previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo. Sospensione che non verrà applicata nel caso della Pensione di cittadinanza.

In questo caso i servizi sociali dovranno comunicare all’INPS, entro il 30 giugno 2023, “l’avvenuta presa in carico, ai fini del prosieguo della percezione del reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023“.

Altri aiuti e vari aggiornamenti

Nel frattempo che il Governo inserisca completamente il nuovo Assegno di Inclusione, ci sono altri aiuti utilizzabili.

A partire dal reddito alimentare e quello sulla carta risparmio spesa. Ci sono poi diversi bonus, come l’assegno unico universale e diversi aiuti anche regionali per la famiglia e lavoratori.

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