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Con l’arrivo della pandemia, molte sono state le conseguenza e i cambiamenti che hanno fatto emergere anche nuove necessità.

Infatti, dopo i cambiamenti nel mondo del lavoro, con l’introduzione dello smart working e quelli della vita privata dettata dalle varie restrizioni, nasce la necessità di nuove figure professionali.

Il virologo ambientale

L’esigenza principale nata da questa pandemia, arriva dalla necessità di trovare professionisti che lavorino sul tracciamento del contagio per fronteggiare prontamente le ondate e le epidemie che potrebbero arrivare.

Per colmare questa esigenza, è nato un nuovo e unico Master in virologia Ambientale progettato dalla Regione Piemonte.

Con il programma, verranno formati dei “cacciatori di virus” capaci di incrociare i dati sulle modalità di scambio dell’infezione, quelli sul contagio e vari campionamenti ambientali come aria e acqua.

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L’idea del “cacciatore di virus”

L’idea è nata da un fabbisogno di informazioni relativi ai dati di contagio reale tra le persone tenendo conto numerosi elementi.

L’obiettivo con questa figura professionale è quindi quella di capire come si comporta il virus in diversi ambienti, comportando importanti ricadute anche in campo clinico

Infatti, il programma punta ad anticipare le ondate e le infezioni per non trovarsi più impreparati in caso di nuovi virus.

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