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Per gli insegnanti che si trasferiscono per lavoro, prendendo in affitto un immobile nei paesi montani, viene previsto un contributo fino a 2.500 euro.

Qualche mese fa era stato approvato dal Consiglio dei ministri un disegno di legge collegato alla legge di Bilancio 2022 riguardo lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane.

Sulla linea di questa misura, si inserisce il bonus affitto per i docenti che si trasferiscono in montagna per svolgere il proprio lavoro.

Nel Ddl per lo sviluppo delle zone montane è stato infatti, inserito un contributo con lo scopo di agevolare economicamente il trasferimento degli insegnanti nei comuni in cui ha la sede della scuola si trova in montagna.

Bonus affitto docenti, di cosa si tratta e chi sono i beneficiari

Il bonus affitto docenti, prevede un sostegno economico in favore degli insegnanti che prendono in locazione un immobile ad uso abitativo per fini di servizio. In particolare, la misura prevede le seguenti caratteristiche:

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  • Il bonus affitti docenti è rivolto a tutti gli insegnanti a tempo determinato in servizio nelle scuole di montagna di ogni ordine e grado;
  • Il contributo è limitato solo ai casi in cui il servizio sia prestato nelle scuole che si trovino nei comuni montuosi;
  • È attivabile a decorre dall’anno 2023.

Di fatto, si tratta di un credito di imposta annuale equivalente al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile e l’ammontare di 2.500 euro.

Il bonus, inoltre, viene riconosciuto anche nel caso in cui l’insegnante, invece di prendere in affitto un appartamento, decida di acquistarlo. In questo caso particolare però, farà fede solo l’accensione del mutuo. Di conseguenza, entrando in vigore dal 2023 vengono calcolate le rate del mutuo pagate in quell’anno solare.

Altre caratteristiche del Bonus affitto docenti e come ottenerlo

Per questa agevolazione il Governo ha stanziato risorse che ammontano a 10 milioni di euro. E’ importante ricordare che il bonus non è cumulabile  con le detrazioni previste sugli interessi passivi relativi ai mutui né con altre tipologie di bonus affitti.

In attesa che entri in vigore questa misura, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha proposto al Ministero dell’Istruzione di intervenire per compensare l’impennata dei prezzi dell’energia.

L’ipotesi è quella di concedere un bonus temporaneo di 300-400 euro mensili per il rimborso dell’affitto o delle spese di viaggio finalizzate al ricongiungimento familiare, da erogare ai docenti per un periodo limitato in attesa del trasferimento ufficiale.

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