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Nell’ambito della riqualificazione post-alluvione, sono stati pubblicati gli incentivi alle imprese. Online il bando MIMIT.

Riqualificazione post-alluvione: ecco il bando MIMIT

News sulla riqualificazione post-alluvione, nell’ambito dei Comuni alluvionati. Aprirà uno sportello a partire dal 26 marzo 2024 che offrirà contributi alle imprese, con tanto di progetti di rilancio. E’ il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ad aver pubblicato il bando da 50 milioni concessi alle imprese, sotto forma di contributi. Si tratta di incentivare la riqualificazione del Comuni del Centro Italia che sono stati colpiti da alluvione nel maggio 2023. Ricordiamo, inoltre, che l’incentivo è gestito da Invitalia. Le domande si potranno presentare fino al 28 maggio del 2024.

Ma quali sono i soggetti che potranno beneficiare di ciò? Potranno partecipare le imprese già costituite sotto forma di società di capitali, ma anche reti di imprese, cooperative e società consortili. Le domande potranno essere presentate secondo le modalità ed i modelli indicati da Invitalia, come dicevamo precedentemente, a partire dalle ore 12:00 del 26 marzo 2024. Secondo l’ordine di graduatoria, verranno controllate. Le valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino ad esaurimento risorse.

Riqualificazione dei comuni alluvionati: cose da sapere

Circa la riqualificazione post-alluvione è importante sapere che tale misura cerca di promuovere la realizzazione di una o di più iniziative finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale, nonché all’attrazione di nuovi investimenti. I programmi di investimento con spese ammissibili, per ciò che concerne le iniziative imprenditoriali, devono ammontare almeno ad 1 milione di euro. Saranno finanziabili i progetti e gli interventi di riqualificazione produttiva e di riconversione, con attenzione particolare alla salvaguardia dei lavoratori ed ai nuovi investimenti.

Le agevolazioni saranno concesse sotto forma di contributo in conto impianti. Non solo, anche in eventuale contributo diretto e con il finanziamento agevolato, in base ai requisiti ed ai limiti che sono imposti nel Regolamento GBER.

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