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Quando si gestisce un’azienda o un’impresa spesso ci si trova davanti alla necessità di aumentare la clientela e l’audience raggiunta dalle proprie pubblicità e campagne marketing. Tuttavia il tutto può sembrare più semplice di quanto sia in realtà.
Creare una campagna pubblicitaria efficace richiede una certa conoscenza non solo degli strumenti della comunicazione e della vendita, ma anche del tipo di cliente target che si vuole raggiungere. Diventano quindi fondamentali le ricerche e gli approfondimenti sia sul consumatore ideale, sia sui mezzi che più si addicono al catturarne l’attenzione. Ecco quindi una guida su come rendere la vostra campagna pubblicitaria vincente.

Che cos’è una campagna pubblicitaria

Quando si parla di campagna pubblicitaria si fa riferimento ad una serie coordinata di messaggi pubblicitari che possono essere veicolati da uno o più media. In quest’ultimo caso si parla di una comunicazione integrata, indubbiamente una delle più efficaci nel settore e in cui vengono utilizzate diverse tecniche pubblicitarie come: pubblicità radiofonica, affissioni e spot pubblicitari. I messaggi devono essere tutti accomunati da una certa coerenza e devono mirare a raggiungere un obiettivo comune come l’aumento delle vendite o l’ampliamento dell’audience raggiungendo un nuovo target.
In questo contesto è importante che tutti gli annunci che si andranno a creare risultino coerenti e collegati: in questo modo permetteranno agli ascoltatori, o spettatori, di ricordarsi meglio quella determinata comunicazione pubblicitaria. La chiave del successo, in questo caso, sta nel farsi ricordare, ovvero rendersi indimenticabili. Fondamentale è anche la differenziazione: una buona campagna pubblicitaria deve distaccarsi da quella dei competitor e risaltare in mezzo alla massa.
Gli esperti nella realizzazione di pubblicità sono molteplici: sono fondamentali il copywriter, il social media strategist, il grafico, il web designer e il marketing specialist. Tuttavia spesso nei team sono presenti anche psicologi e scrittori, inoltre la figura del social media strategist potrebbe non essere indispensabile nel caso si volesse costruire una campagna pubblicitaria più “analogica”, basata quindi su annunci radiofonici, affissioni e spot televisivi.

I passaggi da seguire per la creazione

Come detto in precedenza, la creazione di una campagna pubblicitaria richiede alcune competenze e conoscenze fondamentali. Proprio per questo motivo spesso la si affida a delle vere e proprie agenzie di comunicazione le quali se ne occupano fin nel minimo dettaglio, alleggerendo le piccole imprese da questo compito. Tuttavia anche in questo caso è importante capire che cosa si vuole trasmettere con la propria comunicazione pubblicitaria e, una volta fatto ciò, adattare i passaggi successivi ad essa.
Per prima cosa è quindi importante domandarsi quale sarà l’obiettivo della propria campagna pubblicitaria e si dovrà delineare anche quello che viene definito “target” ovvero l’audience “bersaglio”.
Gli obiettivi che spesso un’azienda si pone e che cerca di integrare nella propria campagna sono tre:

    • la call to action: questa serve per invitare (e persuadere) i consumatori a compiere un’azione in linea con l’obiettivo della campagna stessa. Questo passaggio fondamentale serve per rendere i soggetti attivi, in modo che il loro ruolo non risulti unicamente passivo. Ciò permette al consumatore di vivere un’esperienza (anche minima), che gli rimarrà maggiormente impressa nella memoria. Nella call to action si può semplicemente invitare il soggetto a visitare un sito, oppure iscriversi alla propria newsletter: azioni semplici e veloci, ma che possono fare la differenza
    • Informare: mentre alcune campagne pubblicitarie sono volte alla vendita di prodotti, altre si concentrano maggiormente sull’aspetto informativo. Questo è infatti estremamente rilevante soprattutto quando l’impresa si sta rinnovando e vuole comunicare questi cambiamenti alla propria clientela, oppure quando si lancia sul mercato un nuovo prodotto o un nuovo progetto. Informare è importantissimo per un’impresa, perché permette di essere trasparente con i clienti e di mantenere un rapporto vivo con loro.
    • Fare branding: se l’impresa è abbastanza rinomata, allora spesso la pubblicità che essa crea non è volta a vendere o informare, ma diventa un vero e proprio modo di mettersi in luce facendo parlare di sè. Il passaparola è infatti uno degli strumenti più antichi, e allo stesso tempo più efficaci, del marketing: spesso si parla infatti di viral marketing, ovvero marketing virale.

Il target è indispensabile all’interno di una campagna pubblicitaria: per esempio non sarebbe molto producente costruire una campagna social su Instagram e TikTok per raggiungere un pubblico di riferimento over 65. Comprendere a chi ci si vuole rivolgere è quindi essenziale per poi programmare tutti i canali di comunicazione che si andranno a coinvolgere. Sui suoi gusti e le sue esigenze si andrà poi a scegliere anche il tono da usare nella comunicazione, che varierà in base all’età e alle necessità. Costruire una mappatura del target significa proprio individuarne i gusti, le abitudini e i comportamenti d’acquisto per poi poterli utilizzare, in modo vantaggioso, nella propria comunicazione.

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Contesto: perché è fondamentale conoscerlo nel fare marketing

Il contesto in cui si andrà a lanciare il proprio prodotto o servizio non può essere trascurato. È proprio tutto ciò che fa da contorno che, spesso, influenza i comportamenti d’acquisto e il modo in cui un determinato bene viene percepito. Studiare i competitor, il prodotto che si vuole vendere e il mercato è essenziale per capire quali strategie di marketing è più vantaggioso adottare. Il primo passo parte dall’analisi di ciò che si andrà a vendere, bene o servizio che sia. Conoscere nei minimi dettagli ciò che si sta vendendo permette di metterne in luce i punti di forza e celare le debolezze, il tutto cercando di mantenersi il più trasparenti possibili. Un venditore che conosce bene ciò che sta promuovendo, spesso ispira molta fiducia e affidabilità.
In secondo luogo si deve prestare attenzione al mercato di riferimento. Se il prodotto risulta nuovo sul mercato, innovativo e originale, esso godrà di una promozione pubblicitaria estremamente diversa rispetto ad un prodotto il cui mercato è estremamente competitivo.
Infine fondamentali sono i competitor, ovvero le altre imprese e aziende che vendono prodotti molto simili, se non uguali. Studiare la concorrenza non deve essere visto come un tentativo di copiatura, ma può permettere di capire ciò che ha successo, cercando di riproporlo in modo personale, e ciò che invece si è rivelato un fallimento, in modo da non cadere nello stesso errore.
Sempre legato al contesto è il concetto di originalità ed unicità. In un contesto dove la competitività è alle stelle, una delle strategie di marketing migliore è quella di saper risaltare. Per fare ciò la creatività è essenziale e permette di creare uno storytelling assolutamente vincente. Creare una storia che circondi ciò che si sta vendendo non solo permette di renderlo unico tra tutti gli altri, ma permette una certa coerenza tra le varie campagne pubblicitarie e mirano a colpire la parte più istintiva di noi stessi, ovvero le emozioni. Tutto ciò diventa fondamentale quando si comprende che la maggior parte degli acquisti sono guidati dalle emozioni.

Quali canali di comunicazione scegliere

Infine, una volta preparata una campagna pubblicitaria ad hoc, giunge il momento di capire come, quando e dove trasmetterla.Il canale può cambiare in base al target e al messaggio che si vuole trasmettere, è proprio in base a questi che si decide quale per quale optare.
I principali media dove si possono trasmettere e veicolare le proprie campagne pubblicitarie sono:

    • La radio: la pubblicità radiofonica sembra stia cadendo in disuso, ma in realtà è ancora fortemente utilizzata. Questo perché spesso il solo ascolto dell’annuncio si imprime efficacemente nella memoria degli spettatori. Inoltre la radio è molto più ascoltata di quanto si creda, basti pensare all’uso che se ne fa in macchina o il suo continuo riproporsi all’interno dei locali, bar o negozi che siano.
    • La tv: la televisione è forse il primo media che ci viene in mente quando pensiamo alla pubblicità. Questo perché esso permette di trasmettere degli spot pubblicitari di diverse lunghezze e, fin prima dell’avvento di internet, questo l’ha reso il media per eccellenza della pubblicità. Ad aiutare questo processo è anche la costante presenza di tv, o altri schermi, nella nostra quotidianità.
    • Quotidiani cartacei: prima dell’avvento della televisione il media più utilizzato per comunicare una campagna pubblicitaria sono stati proprio i giornali. La stampa infatti permetteva di inserire tra notizie e fatti di cronaca anche alcuni inserti pubblicitari. Tuttavia con l’arrivo del digitale sono molto meno diffusi, e ciò li rende un canale di comunicazione pubblicitaria poco utilizzato.
    • Stampa cartacea (depliant, flyer, volantini, manifesti…): anche in questo caso il cartaceo ha visto un declino a causa di internet e dei vari social, tuttavia rimangono un ottimo strumento per raggiungere specifici target, soprattutto localizzati in un’area geografica precisa.
    • Il web: infine abbiamo il web che include i motori di ricerca, ma anche i social media. Questo canale è indubbiamente il più utilizzato nella nostra epoca perché, come è facile immaginare, permette di raggiungere un’audience estremamente ampia e si muove ad una velocità impressionante. Bastano pochi secondi per postare sul proprio sito web un post o un articolo e questo può diventare virale nel giro di poche ore. Un altro fattore fondamentale da tenere a mente è l’estensione: internet permette di raggiungere una dimensione globale, ampliando così il target e rendendolo addirittura internazionale. Grazie a questo strumento è possibile uscire dalla propria nicchia e mettersi in luce non solo nel proprio paese di appartenenza, ma diventare conosciuti a livello internazionale.
      Gli influencer usano proprio questo meccanismo e proprio loro potrebbero riversi dei collaboratori perfetti per la vostra campagna pubblicitaria. Non sono rare le aziende che stringono collaborazioni con influencer del settore, i quali verranno pagati per promuovere un dato prodotto e farlo conoscere ai propri followers. Tuttavia i social permettono alle aziende anche di crearsi il proprio profilo dove potranno condividere le novità e i progetti rimanendo in stretto contatto con la propria clientela e facendola interagire attraverso le storie, i post e i video. Questo media è particolarmente indicato per raggiungere un pubblico giovane.

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