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In arrivo la Direttiva Omnibus per quello che riguarda l’e-commerce. Vediamo come cambiano le cose con le nuove regole.

Direttiva Omnibus: come funziona

Recepita dall’Italia lo scorso 2 aprile, la Direttiva Omnibus chiede maggiore trasparenza e più tutela verso i consumatori. Entrata in vigore lo scorso 1° luglio e prevede che i commercianti indichino anche il prezzo di vendita più basso praticato nei trenta giorni precedenti ad un prodotto scontato. Questo vale nel caso in cui vi sia una riduzione del prezzo o una promozione riguardante un articolo in vendita.

Questo vale per l’e-commerce, ma anche per i negozi fisici: per recepire tale normativa, è stato accuratamente modificato il Codice del Consumo, nel quale si trovava la regolamentazione degli annunci di riduzione dei prezzi dei prodotti che vengono messi in vendita. Ben più aspre anche le sanzioni, che già erano particolarmente pesanti in questo ambito. In particolare, previsto l’allungamento della “black list” delle pratiche commerciali considerate scorrette. Ne sono un esempio il secondary ticketing (la rivendita dei biglietti acquisiti tramite bot) oppure la dual quality, che promuove prodotti uguali ad altri già in commercio, ma con caratteristiche differenti.

Cosa cambierà con tale direttiva?

Per quanto riguarda l’e-commerce, verranno creati dei sistemi di verifica attraverso delle recensioni, da rilasciare soltanto se l’acquisto è stato effettuato o meno. Ancora, è possibile che alcune categorie di clienti possano ricevere dei prezzi personalizzati.

Le sanzioni per i trasgressori saranno le seguenti: per le pratiche scorrette si andrà da un minimo di 5 milioni di euro fino ad un massimo di 10 milioni. La sanzione massima, in ogni caso, può arrivare al 4% del fatturato aziendale. Ancora, se non dovessero essere presi provvedimenti di urgenza, le sanzioni potrebbero arrivare fino a 10 milioni di euro.

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I consumatori, inoltre, avranno la possibilità di rivolgersi ad un giudice ordinario. Questo sarà possibile per chiedere il risarcimento del danno, connesso al contratto di vendita o se vi sono delle pratiche commerciali non corrette.

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