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Approvato il nuovo DL sul bonus smart working riguardante le zone montane: ecco le news per il 2024.

Bonus Smart Working zone montane: come funzionerà

Lo scorso 23 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sulla promozione delle zone montane, che si traduce in un bonus smart working. Si tratta di un modo per incentivare il trasferimento nei comuni di montagna che sono più piccoli e più in via di abbandono, permettendo così la possibilità di lavorare in remoto. Ma come funzionerà nel dettaglio tale incentivo? Vi sarà un esonero dal versamento della contribuzione previdenziale per le imprese fino a 5 anni.

Le imprese, in sostanza, avranno la possibilità di accedere al suddetto bonus per ogni lavoratore che abbia un contratto a tempo indeterminato. Esso deve, però, essere residente o domiciliato in maniera stabile in un Comune montano.

Scendendo più nei dettagli, la detassazione per le aziende avverrà in questo modo. Per i primi due esercizi che succedono a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge, vi sarà un esonero totale. Per il terzo ed il quarto esercizio, invece, è previsto un esonero a 50%. Per il quinto, un esonero del 20%. Ricordiamo, inoltre, che dall’agevolazione saranno esclusi sia i premi che i contributi versati presso l’INAIL.

Cosa prevede il dl Zone Montane?

L’esonero contributivo non è l’unica misura presa in considerazione per le zone montane nel dl. E’, infatti, prevista una nuova deducibilità degli interessi passivi per mutui per l’acquisto di proprietà immobiliari da ristrutturare e da adibire a prima casa. Ancora, saranno previste nuove misure per poter migliorare i servizi pubblici nell’ambito della scuola, della sanità e della comunicazione.

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Infine, per i giovani imprenditori under 41 che vogliono avviare una nuova attività nelle PMI (micro o piccola impresa) sarà previsto un nuovo credito di imposta che durerà per 3 esercizi.

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