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Vengono definiti i nuovi termini per saldare le rate. Proroga valida anche per tutti coloro che saltano la data del 28 febbraio.

Arriva l’approvazione della proroga al 15 marzo per poter aderire alla rottamazione quater. Nel decreto Milleproroghe viene inclusa anche la variazione sui termini per l’adesione. Questo significa che potranno accedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali senza oneri aggiuntivi, tutti i cittadini che hanno saltato le rate del 31 ottobre e 30 novembre 2023. Non solo, ma la proroga sarà valida anche tutti coloro che non hanno saldato la rata scaduta il 28 febbraio.

L’ulteriore proroga della rottamazione quater

Tra le novità, oltre alla nuova scadenza viene applicato anche un termine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla normativa, quindi verranno accettati i versamenti effettuati entro il 20 marzo 2024. Il governo Meloni punta a dare più possibilità ai contribuenti insolventi che in un primo momento avevano presentato domanda di adesione alla rottamazione, ma che poi per vari motivi non hanno rispettato le scadenze di pagamento.

Rottamazione quater: ecco come pagare

Per quanto riguarda i versamenti è necessario utilizzare i moduli allegati alla Comunicazione delle somme. I moduli sono disponibili anche nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. E’ possibile pagare attraverso vari servizi come “Paga on-line”, home banking o andando fisicamente presso un ufficio postale la propria banca o gli esercenti che aderiscono al servizio pagoPA (ricevitorie o tabaccai ). Infine è possibile effettuare i versamenti, richiedendo la domiciliazione bancaria.

Chiaramente, quanto dovuto deve essere pagato nella somma indicata ed entro i termini stabiliti. Nel caso di un pagamento parziale o che venga effettuato oltre il termine, il contribuente verrà considerato “decaduto dall’adesione” della rottamazione quater e quanto pagato verrà considerato come un acconto sul debito residuo.

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Per venire incontro al contribuente è possibile pagare in forma agevolata, ovvero anche solo alcune delle cartelle e degli avvisi contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute” inviata dall’Agenzia delle Entrate. Attraverso il nuovo servizio “ContiTu” è possibile richiedere e stampare solo i moduli di pagamento relativi alle incombenze che si decide di pagare. In questo caso verrà visualizzato l’importo complessivo e quello relativo alle singole rate.

Al momento, sono circa 3 milioni i contribuenti che hanno fatto domanda per la rottamazione quater. Attraverso questa manovra, il governo va alla ricerca di coperture per i bonus promessi. Infatti, le nuove scadenze per la rottamazione permetterebbero di avere liquidità immediata, a fronte di una perdita di incassi per il futuro.

Esistono altre scadenze: ecco per chi

La stessa scadenza del 15 marzo viene applicata anche per le popolazioni colpite da eventi alluvionali del maggio 2023 (Emilia-Romagna, Toscana e Marche). Le altre rate dovranno essere saldate entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre. Del “pacchetto fiscale” recentemente approvato fa parte anche un’altra norma, ovvero l’allargamento del ravvedimento operoso speciale ai redditi del 2022. Questa definizione agevolata permette di mettere di alleggerire le pendenze con il Fisco, pagando sanzioni ridotte a un diciottesimo. In questo caso, viene richiesto il versamento di quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024, oppure in quattro rate di pari importo da pagare entro il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre 2024. Da notare però, che il pagamento in forma rateale fa scattare la maggiorazione del 2% a titolo di interessi.

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