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Sono state analizzate le varie strade intraprese dai vari ex allievi delle scuole professionali, concentrandosi sul tema dell’emigrazione: ecco cos’è emerso nel mercato altoatesino

Dal 2005 al 2012, circa 4.700 giovani di età compresa tra i 17 e i 21 anni e residenti in provincia di Bolzano hanno completato una formazione a tempo pieno presso una scuola professionale. A 10 anni dal diploma, l’11% lavora in proprio e il 60% come occupati dipendenti. La maggior parte di coloro che lavorano come dipendenti, possiede un contratto di lavoro a tempo indeterminato già a pochi anni dall’inizio della propria carriera. Ci sono professioni tipicamente femminili e professioni tipicamente maschili: gli ex alunni sono molto più occupati come lavoratori autonomi o con contratti a tempo indeterminato, rispetto alle ex alunne. Uno dei problemi principali è la conciliazione lavoro e famiglia.

Emigrazione: la formazione interessa i diplomati in sistemi elettronici, informatica e meccatronica

Rispetto ai diplomati dei licei (21%) e degli istituti tecnici (12%), la percentuale di emigrazione tra i diplomati delle scuole professionali è più bassa: di poco inferiore all’8 per cento. Di tale percentuale, un terzo emigra nelle regioni italiane e due terzi soprattutto nei Paesi di lingua tedesca. In particolare, sono i diplomati dei corsi a tempo pieno in sistemi elettronici e informatica e meccatronica a voltare le spalle all’Alto Adige, così come i diplomati delle scuole alberghiere.

Magdalena Amhof, assessora provinciale al lavoro, ha commentato i risultati dell’Osservatorio del mercato del lavoro: “Mi sorprende che ad emigrare siano anche giovani che hanno già lavorato in Alto Adige e che qui trovano ottime opportunità di lavoro“, ha dichiarato la nuova assessora provinciale. “Purtroppo l’esodo di lavoratori qualificati è evidente anche nella nostra Provincia, e in questo caso è necessario adottare misure mirate a seguito di un’analisi approfondita“, ha sottolineato Amhof. Le differenze di genere nelle carriere professionali sono un altro tema su cui porre maggiore attenzione in futuro anche nella Provincia di Bolzano. Per questo, la nuova legislatura sarà incentrata su misure per contrastare la carenza di manodopera e manodopera qualificata, puntando sul miglioramento delle condizioni di lavoro.