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I contenuti visuali sono un mezzo efficace e d’impatto, utilizzato in numerosi settori, dal marketing all’arte fino alla semplice informazione. Di questi se ne occupa il videomaker, figura professionale molto interessante che, al contrario di quanto si crede, non si limita a effettuare le riprese. 

In realtà il videomaker ha competenze tecniche e trasversali molto approfondite, perché svolge una professione complessa e ricca di sfumature. 

Se l’idea di intraprendere questa strada ti incuriosisce, continua a leggere e scopri di più sul lavoro del videomaker, così da comprendere se è il caso di frequentare un corso per acquisire tutte le competenze necessarie per poter lavorare in questo ambito; a tal proposito, scopri il Master internazionale in Video Making a Barcellona in partenza a settembre, una proposta particolarmente interessante per poter studiare in una delle metropoli più vivaci e movimentate di tutta l’Europa.

Cosa fa il videomaker? 

Il videomaker è la figura che si occupa di realizzare i contenuti video e gestire tutte le fasi di produzione, ovvero: 

  • registrazione, dando indicazioni e trovando le angolazioni più efficaci; 
  • montaggio delle riprese effettuate; 
  • editing e post-produzione, per modificare il video in modo da renderlo accattivante ed esteticamente migliore: in questa fase interviene su luci, colori e immagini, ma anche sull’audio e sull’aggiunta di effetti sonori o speciali.

E’ possibile definire il videomaker come un comunicatore che, anziché limitarsi all’uso delle parole o delle immagini, crea un prodotto comunicativo con la combinazione dei due elementi. 

Naturalmente questo si adatta bene al mondo artistico, legato alla moda, alla musica e così via, ma anche al settore pubblicitario

Competenze del videomaker

Per svolgere al meglio tutte le mansioni legate alla produzione visuale, il videomaker sviluppa numerose competenze tecniche, innanzitutto legate all’utilizzo dell’attrezzatura necessaria. La macchina fotografica e la videocamera non hanno segreti per lui, come il computer e in particolar modo i software dedicati a montaggio, editing e post produzione. 

Le competenze del videomaker, però, non si limitano a quelle tecniche: lavorando molto a contatto con altri professionisti, questa figura dev’essere una persona dalle spiccate doti comunicative, anche perché spesso si trova a dare indicazioni agli altri, ed è importante saperlo fare senza risultare dispotico. 

Tra le qualità personali necessarie è possibile trovare anche l’adattabilità per la realizzazione di video che non rappresentano proprio ciò che più appassiona (può capitare di svolgere lavori non molto stimolanti), e la flessibilità perché si tratta di un lavoro dinamico che può portare a viaggiare o comunque a spostarsi molto, con orari di lavoro anche non canonici. 

L’elemento imprescindibile, che non può assolutamente mancare, è senza alcun dubbio la creatività: non si tratta solo di effettuare delle riprese, ma di avere un’idea ben strutturata in mente, originale e comunicativa, e saperla rendere visuale grazie alle competenze acquisite in fase di studio e grazie agli anni di esperienza maturati.