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Autoimpiego, ecco i nuovi incentivi con contributi a fondo perduto per l’avvio di impresa. Come funzioneranno?

Autoimpiego: i contributi a fondo perduto

Per quanto riguarda l’autoimpiego, vi sono particolari novità da parte del DL Coesione. Questi riguardano incentivi per l’acquisto di beni, strumenti e servizi con voucher a fondo perduto da 30mila euro. Possono salire a 40.000 euro, però, se l’investimento in questione è di beni e servizi digitali, oppure che fanno riferimento al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Infine, per le Regioni del Sud e per le zone che sono state colpite da eventi sismici del 2009 e del 2016, è previsto un voucher pari a 40.000 euro, che può aumentare fino a 50.000 euro per transizione energetica e digitalizzazione.

Esiste, inoltre, la possibilità di accedere ad un contributo a fondo perduto, che è proporzionale all’investimento. In sostanza, è pari al 65% dell’investimento per le spese che ammontano fino a 120.000 euro. La percentuale arriva al 75% nelle zone del Sud e nei territori del sisma 2009 e del 2016.

In alternativa, si può avere un contributo di percentuale al 60% se la spesa è tra i 120.000 ed i 200.000 euro. Ci sarà un aumento del 70% per il sud e per i territori sopracitati.

A chi si rivolgono gli incentivi?

Gli incentivi per l’autoimpiego si rivolgono alle seguenti categorie di persone. Vi troviamo gli inattivi, i giovani fino a 35 anni disoccupati da almeno 1 anno, persone che si trovano in condizione di discriminazione o marginalità, donne disoccupate, inoccupate ed inattive, disoccupati che beneficiano di ammortizzatori sociali.

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Ricordiamo, inoltre, che del DL Coesione, fa parte anche la seguente misura: le startup under 35 che rientrano nel settore digitale e della transizione green, avranno una decontribuzione del 100% per tre anni, fino ad un massimo di 800 euro al mese, purché siano state create dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.

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