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Scade il 15 maggio il termine per le borse di studio per commercialisti e per i loro figli. Ecco come fare la domanda.

Borse di studio per commercialisti, come funziona

Per ciò che concerne le borse di studio per commercialisti, ricordiamo che il 15 maggio vi saranno due bandi in scadenza, emananti dalla Cassa Dottori Commercialisti. Il primo assegna borse di studio a dottori commercialisti che hanno frequentato corsi di laurea, dottorati di ricerca e master universitari nell’anno accademico 2021/2022. Il secondo, invece, si rivolge ai figli dei commercialisti che hanno frequentato con profitto nell’anno scolastico 2021/2022 degli istituti, università o scuole.

Il primo bando mette a disposizione delle borse di studio per un valore massimo di 2.500 ciascuna o, comunque, fino al raggiungimento delle spese sostenute documentate. Il secondo bando mette a disposizione cifre differenti a seconda nel nucleo familiare di appartenenza del soggetto stesso, riportate in una tabella dalla Cassa. Le somme, in entrambi i casi, possono salire se la persona in questione esercita la propria attività all’estero.

Requisiti per presentare la domanda

Vediamo, adesso, quali sono i requisiti per poter presentare la domanda, dopo aver spiegato in che cosa consiste nel dettaglio la Borsa di studio. I commercialisti in questione devono dichiarare di non aver beneficiato di altre borse di studio, premi, sussidi o assegni, in relazione agli stessi corsi di laurea, master o dottorati.

Le domande, invece, corredate di tutta la documentazione che è indicata specificatamente nei bandi, dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 maggio 2024. Dovranno essere inviate o tramite PEC, all’indirizzo servizio.supporto@pec.ccnpadc.it, oppure a mezzo raccomandata, con avviso di ricevimento, all’indirizzo: via Mantova 1, 00198 Roma.

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Infine, la graduatoria delle domande. Essa verrà formata secondo il criterio di precedenza inversamente proporzionale all’entità della somma dei redditi imponibili che sono stati dichiarati dai componenti del nucleo familiare nell’annata precedente, cioè il 2023.

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