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Ritorna il redditometro, pare con nuove garanzie per i contribuenti: ecco tutte le novità

Dopo essere stato sospeso nel 2018, il Governo Meloni ripropone il redditometro in una versione rivista già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e firmato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. “Non c’è alcun ritorno al vecchio redditometro, ma solo più garanzie per i contribuenti. Il centrodestra conferma l’impegno per combattere i grandi evasori fiscali“, ha dichiarato Leo.

Le perplessità e i dubbi sul nuovo strumento

Nonostante questo, il provvedimento ha suscitato perplessità nel partito di Matteo Salvini, mentre Forza Italia si è dichiarata “contraria da sempre” a misure di questo tipo. Il nuovo decreto, che riguarda i redditi a partire dal 2016, consente al fisco di utilizzare il redditometro per indagare le capacità di spesa dei contribuenti, analizzando voci come spese per auto, casa, utenze e barche.

Nuovo redditometro: ecco come funziona

Il nuovo decreto limita il potere discrezionale dell’amministrazione finanziaria nell’accertamento sintetico, privilegiando dati puntuali, ma garantendo il contribuente. E’ stato poi ricordato che il decreto è condiviso con le associazioni dei consumatori, l’Istat e il garante della privacy, introducendo un doppio contraddittorio obbligatorio.

Le verifiche sui redditi dei consumatori

Le verifiche sui redditi dei contribuenti saranno condotte considerando undici diverse tipologie di nuclei familiari e cinque aree territoriali. Verranno valutate anche le spese sostenute dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico. Quindi anche acquisto, auto, barche moto ecc.

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Ci sarà quindi, la possibilità di dimostrare ai contribuenti che le spese sono state finanziate con redditi diversi da quelli del periodo d’imposta, come redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte, o da parte di soggetti diversi. Inoltre, potranno indicare che la quota di risparmio utilizzata si è formata in anni precedenti.

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