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La direttiva firmata dall’Ecofin aggiorna la lista dei beni e dei servizi sul quale gli Stati membri potranno ridurre l’imposta portandola al 5%.

La rimodulazione dell’aliquota tocca i pilastri del Next generation EU, ovvero i beni legati all’ambiente, alla salute pubblica e al digitale.

Probabile taglio aliquota assorbenti

Nel pacchetto di norme si prevede la possibilità di ridurre la cosiddetta tampon tax, già rientrante nella prossima legge di Bilancio, che passerà dal 22% al 10%.

Tuttavia, secondo la nuova direttiva, l’aliquota sui prodotti di igiene femminile potrebbe abbassarsi ulteriormente.

Taglio dell’Iva anche per mascherine, prodotti sanitari, ristrutturazioni e biciclette

Nella lista si aggiungono anche tagli sui costi delle mascherine sanitarie, riduzione dell’iva sia sulle bici normali che quelle elettriche, ma anche sulle ristrutturazioni.

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In particolare, su questo si inseriscono i lavori per l’efficientamento energetico, l’installazione di pannelli solari, ma anche l’accesso a internet.

Inoltre, il pacchetto comprende i prodotti farmaceutici utilizzati a fine medici e veterinari, i prodotti essenziali per ottimizzare l’autonomia e il trasporto per persone con disabilità.

La direttiva UE che taglia l’Iva

Il testo sulla materia degli taglio Iva è sostenuto da tutti i Ministri dell’economia dell’Unione Europea, portando l’aggiornamento dei beni e servizi su cui gli Stati Membri potranno applicare un’aliquota Iva al 5%.

Per raggiungere la piena attività, le misure passeranno all’esame del Parlamento europeo entro marzo 2022. La direttiva dovrà poi essere recepita entro la fine del 2024 dagli Stati Membri, con l’ufficiale entrata in vigore nel 2025.

Con queste novità, non si potrà più concedere aliquote ridotte per servizi e beni dal 2030, soprattutto se le attività andranno a scapito degli obiettivi imposti per bloccare il cambiamento climatico.

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