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Parte la caccia alle case fantasma con gli 007 del fisco.

L’approvazione della riforma del Catasto cerca di fare il punto sugli immobili sconosciuti allo Stato e sulle cosiddette “case fantasma”.

Una parte dei titolari di queste categorie di immobili ha già provveduto a regolarizzare la posizione con il catasto, ma secondo un calcolo dell’Agenzia delle Entrate mancherebbero all’appello ancora 1,2 milioni di immobili fantasma.

Il caso delle case fantasma, cosa sono

Rientrano nella categoria delle case fantasma, tutti gli edifici con le relative porzioni non risultanti al registro del catasto.

Si tratta quindi di unità immobiliari non dichiarate e quindi costruite senza alcuna autorizzazione, evitando così che vengano accatastate. I motivi per cui questo avviene sono legati a fenomeni di evasione fiscale e abusivismo edilizio.

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La maggior parte delle irregolarità potrebbe trattarsi di abusi edilizi, con variazioni mai segnalate al Catasto.

Cosa prevede la riforma del catasto

Per riuscire a scovare tutte queste irregolarità, verrà avviato un processo di semplificazione delle comunicazioni e l’utilizzo di strumenti per eventuali controlli da parte degli enti locali.

Chiaramente l’obiettivo del Governo è la lotta all’evasione immobiliare, andando verificare direttamente fabbricati e terreni, ma anche il corretto accatastamento e classamento.

In cambio, tutti i Comuni che realizzeranno questi accertamenti, potranno accedere ad incentivi e il maggior gettito realizzato dall’evasione, andrà ad abbattere il prelievo sugli immobili registrati regolamene nello stesso Comune.

Abusivismo edilizio

Riguardo all’abusivismo edilizio, i dati Istat hanno reso noto che nel 2020 su 100 case edificate quelle abusive sono 6,1 al Nord, 17,8 al Centro e 45,6 nel Mezzogiorno.

In questa situazione entra in gioco la riforma, con l’Agenzia delle Entrate che dovrà aumentare in controlli nei confronti di case non accatastate, di quelle abusive  e delle case classificate con un classe diversa dal loro effettivo valore di mercato.

Case senza valore di mercato

Oltre alle case fantasma e al fenomeno dell’abusivismo edilizio si apre anche quello abitazioni di cui non si conosce l’effettivo valore di mercato.

In questo segmento, rientrano case spesso classificate in categorie che segnano ancora la situazione di quando la rendita era stata attribuita, ovvero senza tenere conto di migliorie apportate negli anni.

In questa categoria, vengono segnalate circa 3,5 milioni di edifici che dopo aver riportato importanti lavori di riqualificazione non sono stati più aggiornati i valori.

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