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La vera ripartenza, dopo le macerie lasciate in eredità dal covid sarà difficile per le imprese costrette a fare i conti con i nuovi divari territoriali, di età e fra i settori produttivi.

Il digitale come soluzione

Per limitare i nuovi traumi, l’utilizzo delle nuove tecnologie potrebbe contribuire a sostenere la Governance delle imprese manifatturiere a conduzione famigliare, ad agevolare il recupero delle aziende di servizio, limitando così la differenza tra le piccole e medio-grandi aziende.

Secondo il Presidente di Unioncamere, la digitalizzazione vale fino a 7 punti di Pil, ma l’Italia è decisamente in ritardo rispetto ad altri Stati.

Per questo, il piano di ripresa e resilienza si presenta come un’occasione in questa direzione. I suoi assi infatti, si rivolgono all’innovazione, alla digitalizzazione, alla transizione digitale e all’inclusione sociale.

L’obiettivo è quindi di accelerare i processi di modernizzazione del tessuto produttivo, con la necessità di coinvolgere attivamente milioni di artigiani, Pmi e lavoratori autonomi nel processo di digitalizzazione.

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Cruciali i prossimi anni

Le Camere di Commercio invita quindi, a fornire il necessario supporto e l’assistenza nei prossimi anni verso l’adozione del modello delle“ Small Business Administration”.

In America la SBA è un’agenzia che fornisce il supporto necessario alle piccole imprese ed agli imprenditori, con l’obiettivo di rafforzare l’economia della nazione.

Si punterebbe quindi, a questo tipo di modello anche in Italia, affidando l’incarico alle Camere di Commercio.

Sostenibilità e digitalizzazione, i nuovi driver

Dal documento della Commissione europea emerge che il 70% delle PMI che hanno avviato una svolta digitale ritiene di poter raggiungere i livelli di produttività pre covid già nel 2022, contro il 61% che non hanno ancora investito nelle nuove tecnologie.

Questo significa che sostenibilità e digitalizzazione saranno i driver straordinari per una vera crescita ed una ripartenza.

Anche per questo, il tema della sostenibilità unito a quello della digitalizzazione sono un percorso che la pandemia ha fortemente accelerato portandoli al centro del nuovo Pnrr, nonchè pilastri prioritari della nuova strategia industriale dell’UE.

La nuova strategia si propone di integrare gli insegnamenti della crisi economica per rilanciare la ripresa, attraverso misure destinate a rafforzare al resilienza del mercato unico, accelerando la transizione ecologica, digitale e sostenibile.

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