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L’approvazione della Manovra finanziaria, con una dotazione totale di 37 miliardi di euro, porta cambiamenti anche sul delicato tema pensioni.

Sapendo che a partire dal 2022 l’età anagrafica per andare in pensione è di 67 anni, in molti potranno richiedere diversi tipi di pensione anticipata.

Arriva Quota 102, come funziona

Il 31 dicembre 2021 è scaduta Quota 100 che dava la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi.

Dall’inizio del 2022 e solo per quest’anno, è attiva Quota 102 che permette di andare in pensione con 64 anni di età e sempre 38 anni di contributi.

Nonostante il provvedimento sia valido solo per il 2022, il diritto potrà essere esercitato anche negli anni successivi, ma solo se viene maturato durante l’anno.

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Secondo il Ministero di Economia e finanza circa 60 mila lavoratori accederanno a questo tipo di pensionamento.

“Opzione donna”, cosa cambia

All’interno della nuova legge di bilancio “ Opzione donna” che permette alle lavoratrici di andare in pensione a 58 anni per le dipendenti e 59 anni per le autonome, con 35 di contributi, con un assegno interamente contributivo, non ha subito particolari modifiche.

A differenza dal metodo misto e da quello retributivo, il metodo contributivo prevede che la pensione si calcolata solo in base ai contributi versati durante la vita lavorativa e non in base ai redditi degli ultimi anni.

Ape Social: nuove categorie potranno beneficiarne

Anche l’Ape social è stata prorogata fino alla fine del 2022. In particolare, la misura permette di andare in pensione a 63 anni con 36 di contributi, o 30 anni se disoccupati o invalidi.

L’assegno per l’Ape social è pari a 1500 euro lordi fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di anzianità.

Requisti per l’Ape Social:

  • Il lavoratore sta assistendo da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con invalidità grave;
  • Il lavoratore si trova in uno stato di disoccupazione per dimissione per giusta causa, licenziamento o scadenza del rapporto di lavoro;
  • Persona con riduzione di capacità lavorativa e riconoscimento invalidità almeno del 74%.

A questa platea di beneficiari con la Manovra vengono inserite altre categorie tra cui:

  • magazzinieri;
  • insegnati di scuola primaria e pre- primaria;
  • Operai specializzati, artigiani e agricoltori;
  • Professioni dei servizi sociali e sanitari;
  • Professioni dei servizi personali ed estetisti;
  • Marittimi imbarcati a bordo i personale dei trasporti marittimi;
  • Conduttori di mezzi pensanti e camion. E molti altri.

Pensioni, nel 2022 sgravi per i lavoratori dipendenti

Infine, nella nuova Manovra finanziaria anche una misura dedicata ai lavoratori dipendenti, soprattutto per chi ha un reddito medio – basso.
Nel dettaglio, si tratta di uno sgravio dello 0,8% dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile fino a 35 mila euro e valido solo per il 2022.

In sostanza, sommando lo sgravio ai vari tagli previsti, gli italiani che rispondono a questi parametri potranno trovare in busta paga fino a 400 euro per tutto l’anno.

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