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Novità per ciò che riguarda il lavoro: saranno circa 3 i milioni di pensionamenti entro l’anno 2027. Ecco tutti i dettagli.

Lavoro, entro il 2027 3 milioni di pensionamenti

E’ il report di Unioncamere – Anpal è riportare le news sul lavoro che riguardano i pensionamenti. Saranno ben 3 milioni entro il 2027 i lavoratori in uscita dal mercato del lavoro, cioè il 72% del fabbisogno stimato complessivo. Per ciò che concerne il comparto pubblico, si arriverà a punte superiori al 90%. I numeri parlano di circa 676.000 dipendenti pubblici che andranno a liberare i loro posti di lavoro nel prossimo quinquennio. A questi, andranno ad aggiungersi 1.376.400 dipendenti privati e 673.200 lavoratori autonomi.

Si tratta di numeri molto importanti, se si considera come le normative di accesso alle soglie pensionistiche siano sempre più restrittive, ma non solo. Da considerare anche l’ingresso nella fascia di età dei lavoratori che sono coinvolti nei processi di sostituzione, che va a tradursi in un ampliamento del bacino per potenziali lavoratori nell’ambito del replacement.

Replacement per settore: che cosa succederà in futuro?

Per ciò che riguarda il ricollocamento dal punto di vista prettamente settoriale, l’incidenza del settore pubblico va a ricadere sulla predominanza dei servizi, per una cifra che si aggira su quasi 2 milioni di persona. In percentuale, sarebbe l’equivalente di un 72,4%. L’industria si ferma a meno del 24% in questo particolare conteggio, mentre il residuo 4% riguarda il settore dell’agricoltura.

Dall’elaborazione dei dati INPS da parte di Unioncamere si stima che il fabbisogno complessivo di occupati nei prossimi cinque anni sarà di 3,8 milioni. Tale cifra è determinata da diversi fattori, tra cui l’aumento dell’aspetto demografico che porta con sé un aumento dei flussi pensionistici, nonché dell’invecchiamento della popolazione, che si traduce in una diminuzione del numero di persone che si trovano in età da lavoro.

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