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I numeri dell’indagine Unioncamere segnalano i prezzi dei prodotti cresciuti di più rispetto all’anno passato.

Con l’inflazione che non sembra arretrare anche i rincari dei prezzi dei prodotti alimentari sembrano non fermarsi, registrando un +1,7%.

A rendere noti questi dati, è Unioncamere che con la collaborazione di REF ricerche presso le centrali di acquisto della grande distribuzione e BMTI hanno preso in esame 46 prodotti.

I prodotti alimentari con i rincari maggiori nell’ultimo anno

Secondo quanto emerso, negli ultimi 12 mesi i rialzi sui costi degli alimenti sono cresciuti del 14,9% e, su base annua, sono stati registrati rincari a doppia a doppia cifra  per diversi beni:

  • Olio d’oliva +33,1%;
  • Olio di semi +40,90%,
  • Riso +19,4%;
  • Pasta di semola +30%;
  • Farina +25,4%.

Stando sempre alle stime maggio – giugno, dell’analisi di Unioncamere, risulta che nel mese di agosto alcuni prodotti costeranno di più: a partire dal latte a lunga conservazione (+6,7), la passata di pomodoro +4,3%, il tonno all’olio di oliva (4,1%), i legumi in scatola (+4,3%),%) e la mozzarella (+4,7%).

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Le anticipazioni dello studio

Lo studio riporta anche alcune previsioni per i prossimi mesi. Secondo le anticipazioni raccolte sui prezzi pagati dalle Centrali di Acquisto delle grade distribuzione organizzata, fanno prevedere che l’inflazione sul settore alimentare non scenderà, rimanendo così stabile su valori sostenuti e superiori al 9% fino alla fine dell’estate. Ad oggi, per la media dell’anno 2022 la previsione arriva all’8,1%.

Quanto costerà agli italiani l’aumento dei prezzi dei generi alimentari

Secondo alcune stime della Coldiretti. la spesa alimentare degli italiani costerà a fine anno 8 miliardi in più. Questo a causa soprattutto dell’emergenza siccità che, con il taglio dei raccolti, spinge l’inflazione nel carrello della spesa con aumenti per frutta e verdura.

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