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L’inflazione ha determinato non solo i costi di spesa ed energia, ma fa aumentare anche le multe.

Visto l’impennata dell’inflazione, da gennaio 2023 scatta automaticamente un incremento del 10% sulle sanzioni amministrative. Un meccanismo legato appunto, alla crescita esponenziale dei prezzi.

Ecco perché le multe potrebbero subire aumenti

Per calcolare esattamente di quanto sarà l’aumento si farà riferimento al FOI, ovvero l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Si tratta di un indice elaborato da ISTAT su base mensile.

Il rincaro delle multe è automatico e visti i dati sull’inflazione, si prevede un aumento degli importi. Stando gli ultimi dati dell’ ISTAT, l’indice FOI di luglio calcolato sull’ultimo biennio, ha visto una crescita del 9,8%. Ovviamente, il dato ufficiale su cui si calcoleranno gli incrementi definitivi delle multe verrà definito a dicembre.

Inflazione e aumento prezzo delle multe: ecco di quanto

Non essendo a disposizione l’indice definitivo, con l’attuale tasso di incremento ecco di quanto potrebbero aumentare le varie sanzioni per violazione del codice della strada ( si ricorda il dato definitivo verrà preso a dicembre quindi i valori potrebbero ovviamente cambiare):

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  • Uso del cellulare alla guida: da 165 a 181 euro;
  • Divieto di sosta: da 42 a 46 euro;
  • Transito sulla corsia riservata al trasporto pubblico o accesso irregolare alle zona a traffico limitato: da 83 a 91 euro;
  • Infine, nel caso di superamento dei limiti di velocità tra 40 e 60 km/h la multa salirebbe a 597 euro, anziché i precedenti 543 euro.

Questi sono solo alcuni esempi, ma visti gli aumenti l’Associazione sostenitori Polstrada, ha lanciato per cercare di bloccare il ricalcolo delle multe. Nel corso dei prossimi mesi si vedrà se il nuovo Governo interverrà in qualche modo o se lascerà scattare gli aumenti dei prezzi delle multe a partire dal primo gennaio 2023.

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