Per evitare speculazioni aziendali, tutelando i lavoratori il Ministero dello Sviluppo Economico e quello del lavoro e e delle politiche sociali stanno creando il decreto delocalizzazioni che conterrà un impianto di regole e sanzioni ad hoc.
In cosa consiste
Le novità che potrebbero essere inserite all’interno del decreto, riguardano la prevenzione della chiusura e della delocalizzazione delle imprese. Un decreto quindi, contro le azioni aziendali che puntano a trarne vantaggio, con importanti conseguenze per l’economia e per i lavoratori, introducendo nuovi obblighi.
Nonostante il decreto sia ancora una bozza, i Ministeri stanno lavorando per costruire un percorso che limiti il più possibile gli effetti dello stop delle attività, ma anche per sanzionare le aziende che non rispettano i vari passaggi.
In caso di chiusura dell’azienda o delocalizzazione impresa
Tra gli obblighi e i passaggi messi in evidenza dai Ministeri, quello di comunicare con sei mesi di anticipo la decisione sulla chiusura o della delocalizzazione aziendale al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
La scelta deve essere resa nota anche alla Regione di riferimento e alle rappresentanze sindacali, sottolineando i motivi, i profili professionali degli occupati e i tempi.
Dal momento della comunicazione, si avranno tre mesi di tempo per redigere un piano finalizzato a mitigare gli effetti economici ed occupazionali legati alla chiusura che deve essere anche approvato all’istituto di crisi di impresa del Ministero dell’Economia.
Secondo la bozza, prima delle delocalizzazione o della chiusura dell’impresa non è possibile effettuare un procedimento di licenziamento collettivo.
Delocalizzazione, chiusura e sanzioni
Nel caso in cui il decreto delocalizzazioni venisse attuato, tutte le aziende che non rispetteranno gli obblighi dettati saranno perseguite da una serie di sanzioni.
In particolare, nel caso in cui negli ultimi anni si sia beneficiato di contributi pubblici o altre agevolazioni, si rischia di una multa del 2 % del fatturato dell’ultimo esercizio.
Inoltre, per le aziende che non rispettano le regole si sta pensando ad una sorta di black list a cui verrà probabilmente precluso l’accesso al finanziamenti, alle agevolazioni o ai contributi pubblici per 3 anni.
Per ora, il decreto delocalizzazione è ancora tutto da definire ma dovrebbe essere discusso in Parlamento nelle prossime settimane.
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