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I costi dell’energia che corrono e le conseguenze dei rincari di alimentati dal clima bellico ne cuore del continente rischiano di condizionare anche il mondo delle autovetture.

Benzinai chiusi nelle ore notturno l’ipotesi contro il caro energia

Per le prossime settimane si è aperta l’ipotesi che i distributori di carburante possano rimanere chiusi la notte a causa dei costi elevati rispetto alla scarsa affluenza nelle stesse ore.

Infatti, secondo il vice presidente della Federazione italiana gestori impianti stradale carburanti, le stazioni saranno probabilmente destinate a chiudere durante il turno di notte per fronteggiare l’aumento dei costi energetici che non viene sufficientemente coperto dalle entrate notturne.

Tutto parte soprattutto dall’impossibilità di agire direttamente sui costi finali, su cui il gestore ha un irrilevante margine di manovra.

Secondo il vice Presidente, Paolo Castellana a parità di consumo di KW, rispetto all’ultimo anno c’è stato un aumento in bolletta pari ad una volta e mezzo.

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In effetti, un esempio riportato dallo stesso Castellana appare piuttosto chiaro, se prima si pagavano mensilmente circa 2.500 euro per la bolletta della luce, adesso si arriva 5.000 euro, il doppio rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Vista la contrazione dei ricavi a fronte di nessun aumento degli introiti, il rincaro dei distributori non può essere scaricato sul consumatore finale e quindi l’unica alternativa potrebbe essere proprio quella di chiudere durante le ore con meno affluenza.

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