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Con l’acronimo CCS – Carbon Capture and Storage – si definiscono tutte quelle metodologie e processi atti ad imprigionare la CO2 e ad immagazzinarla per neutralizzarla o essere riconvertita. Questo, ad esempio, è un problema che investe fortemente quelle aziende di produzione di energia da fonti fossili con gravi problemi rispetto alla riduzione della carbon footprint.

Il Contest mondiale di Elon Musk per ridurre la presenza di anidride carbonica:

Il fondatore di Tesla mette in palio 100 milioni di dollari a favore di chi riuscirà a trovare un metodo efficace per ridurre la presenza sul pianeta di anidride carbonica o di catturarla non appena venga emessa prima che si disperda nell’ambiente.

Queste tecnologie sono di norma molto impattanti sui bilanci aziendali, motivo per cui Elon Mask ha lanciato il contest al fine di trovare soluzioni economiche e sostenibili. Il taycoon americano ha con l’occasione ribadito che la scelta di continuare a generare energia, utilizzando fonti fossili è una delle scelte più stupide mai operate dall’essere umano. Ulteriori dettagli riguardo al contest mondiale non sono ancora disponibili, anche se Mr. Mask ha promesso di fornire a breve tutte le informazioni del caso.

Eccesso di anidride carbonica, quali le possibili vie per il futuro

Il problema dell’eccesso di anidride carbonica sulla terra è da decenni sull’agenda di tutti i governi del mondo quale minaccia mortale per la sopravvivenza della vita sul pianeta. È altrettanto vero che nonostante i numerosi accordi stipulati nei vari summit e che la comunità scientifica sia concorde nell’affermare che le emissioni di CO2 hanno fatto più danni al pianeta che tutte le guerre finora combattute, una soluzione condivisa e definitiva non è ancora alle viste.

È viceversa un dato di fatto che Tesla e le altre aziende del gruppo sono fortemente impegnate nel forzare i tempi per la transizione verso soluzioni innovative e sostenibili sul fronte energetico, attraverso il massiccio utilizzo di fonti disponibili o rinnovabili e nella capacità di stoccaggio dell’energia.

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Anche se, 100 milioni di dollari sono una cifra ragguardevole, questo non dovrebbe incidere in maniera significativa sul patrimonio del CEO di Tesla, il quale, secondo le maggiori testate economiche mondiali, è l’uomo che a livello planetario ha visto incrementare maggiormente la sua fortuna nell’ultimo quinquennio. È infatti impressionante l’aumento patrimoniale dell’imprenditore sudafricano passato dai 12,9 miliardi di dollari di 5 anni fa agli attuali 184 miliardi di dollari con il valore delle azioni Tesla aumentate del 1.625%.

Questo dato testimonia quanto previsto dagli analisti mondiali su una prorompente crescita nel prossimo futuro dei consumi elettrici soprattutto nell’automotive e nell’utilizzo delle rinnovabili che aumenteranno rapidamente fino a rappresentare la metà della produzione elettrica entro il prossimo decennio. Un settore nel quale investire a colpo sicuro.

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