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Il contrasto all’evasione fiscale, scattano misure per inasprire la lotta all’evasione.

E’ chiaro ormai, la lotta all’evasione è uno degli obiettivi primari del governo Draghi. Se da una parte viene anticipata la data in cui sono previste sanzioni per gli esercenti che rifiutano i pagamenti con Pos, (30 giugno), dall’altra si sta pensando all’introduzione di un sistema di comunicazione diretta tra i gestori delle transazioni elettroniche e l’Agenzia delle Entrate.

Niente più segreti con l’Agenzia delle Entrate

Fino a qualche anno fa, l’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti, effettuate tramite Pos era obbligatorio, anche se valeva solo quando l’importo era pari o superiore a 3.600 euro. Tale obbligo di comunicazione è stato però soppresso dal 2017, ma ora sta per tornare.

Con l’approvazione dell’ultimo decreto, viene stabilito che dovranno essere i gestori delle transazioni elettroniche, e non più gli operatori finanziari, ad inviare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati dei pagamenti digitali. Di conseguenza, chi paga con carta potrebbe non avere più alcun segreto con il Fisco.

Qual è l’obiettivo della mossa del Governo

Per gli esercenti, quindi, con questo nuovo obbligo, verranno richiesti anche i dati relativi alle operazioni giornaliere saldate con pagamenti elettronici.

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Una misura, che rientra nell’analisi di rischio prevista nel Pnrr, ma anche negli obiettivi del Governo, al fine di contrastare l’evasione fiscale, o almeno questa è la speranza.

In sostanza, con questa modalità di tracciamento, si potranno trovare dei criteri per distinguere chi ha commesso dei semplici errori in dichiarazione dei redditi, da chi invece, omette consapevolmente delle informazioni con l’intenzione di evadere le tasse.

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