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Meno bancomat nelle città e meno prelievi di denaro. La commissione interbancaria potrebbe essere abolita, lasciando agli istituti di credito la facoltà di stabilire i costi sul ritiro di denaro.

Si preannunciano tempi difficili per i titolari di conti correnti, ma sopratutto per gli affezionati all’uso del contante.

La situazione generale

Alla luce dei tassi negativi imposti dalla Bce, l’uso del contante sta diventando il nemico delle banche. Questo è il motivo per cui, alcuni istituti di credito si stanno difendendo contro l’eccesso di capitali.

A partire da Ing che ha annunciato l’eliminazione del denaro in contante già a partire da luglio 2021.

Inoltre, dai dati di Bankitalia emerge anche il drastico calo delle filiali aperte, con i bancomat multifunzione scesi da 35 mila a quasi 32 mila. Segni di cambiamento che potrebbero avvenire già dai prossimi mesi.

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L’attuale norma in vigore

Le attuali regole prevedono che il cittadino che preleva soldi di una banca di cui non è cliente, non sia obbligato a sostenere ulteriori costi.

Questo perché l’istituto di credito proprietario dello sportello riceverà poi una commissione di 50 cent dalla banca che emette il pagamento. Di conseguenza, sarà cura di quest’ultima di addebitare al cittadino i costi.

A fronte della regola generale, lo scorso ottobre la società che gestisce i circuiti di pagamento, Bancomat Spa ha studiato un piano di revisione prevedendo l’abolizione della commissione interbancaria.

Come potrebbero cambiare i movimenti di prelievo

Se il nuovo modello dovesse venire approvato, la banca titolare dello sportello avrebbe la facoltà di stabilire autonomamente il costo da applicare ai prelievi effettuati da chi non è cliente, addebitando la spesa direttamente al consumatore e non alla banca dello stesso.

Inoltre, la commissione da pagare non sarebbe nota fino al momento del ritiro del contante, rischiando di essere più alta di quella in vigore al momento.

Revisione dall’antitrust

La nuova strategia di Bancomat spa potrebbe però agevolare gli istituti di credito più grandi, penalizzando tutte le altre.

Per questo, sul piano proposto è stata comunque aperta un’istruttoria dell’Antitrust, il cui parere è atteso entro fine anno.

L’Antitrust valuterà se le nuove norme di abolizione della commissione interbancaria e il pagamento, da parte del consumatore, della commissione applicata al prelievo, possano falsare la concorrenza nel mercato.

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