Condividi queste informazioni su:

Il caos generato intorno al siero anti-covid, Astrazeneca che ha gettato nel panico, nell’incertezza e nella cattiva informazione migliaia di italiani ha spinto Codacons a lanciare un’azione collettiva per il risarcimento.

Il caso Astrazeneca

Uno dei motivi dell’azione di Codacons sta nei continui cambiamenti del piano vaccinale che di fatto ha messo potenzialmente a rischio la salute di quelle categorie a cui la somministrazione non era consigliata.

In effetti, le indicazioni arrivate dall’Agenzia Nazionale del Farmaco sul vaccino Astrazeneca, sono cambiate più volte.

Inizialmente, autorizzato per tutti gli under 55, ha passato un periodo di sospensione in via precauzionale in seguito ad alcuni casi di trombosi, fino ad ottenere la raccomandazione dell’Ema solo per gli over 60.

I repentini cambiamenti e le decisioni contradittorie da parte delle Istituzioni, circondati dalla totale incertezza e disinformazione apre le porte ad un possibile risarcimento in favore dei cittadini.

Pubblicità

Pubblicità

Il risarcimento

Il risarcimento potrebbe spettare a tutti quei soggetti che hanno ricevuto Astrazeneca pur essendo categorie a cui la somministrazione di tale vaccino non era consigliabile, ovvero tutti i soggetti con meno di 60 anni.

Codacons spiega che i possibili beneficiari possono scaricare il modulo dal sito ufficiale, presentando la diffida, con gli eventuali risarcimenti che potrebbero arrivare fino a 10 mila euro.

La diffida può essere consegnata anche in assenza di conseguenze fisiche strettamente legate alla vaccinazione perché rappresenterebbe i potenziali rischi corsi sul fronte della salute.

A sostegno del risarcimento

La richiesta di indennizzo fa perno sulla legge 201/92 che prevede un indennizzo per chi subisce menomazioni o degli effetti collaterali permanenti in seguito alla vaccinazione.

Secondo Codancons, a questo si aggiunge anche il danno causato dalla paura di ammalarsi per avere ricevuto la somministrazione del vaccino autorizzato dalle autorità competenti.

Il Presidente di Codacons spiega che inizialmente verranno esaminate tutte le diffide, poi verrà presentato il risarcimento in sede civile, chiedendo il rimborso economico adeguato per ogni individuo in base alla tipologia di danno.

Quella di Codacons è quindi una richiesta “per ristabilire un clima di tranquillità tra i cittadini”, oltre che fare chiarezza per evitare ulteriori rallentamenti ed intoppi nel piano vaccinale.

Pubblicità

Pubblicità