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Nonostante la pandemia, durante l’estate il turismo di massa ha invaso Venezia, mettendo a dura prova il sistema dei trasporti, la viabilità locale ed i musei.

Per questo motivo, il possibile controllo degli accessi già testato in varie occasioni di assembramento, come il noto carnevale, potrebbe essere reintrodotto molto preso, diventando ordinario già dal prossimo anno.

Venezia a numero chiuso

Secondo gli amministratori, il 2022 sarà l’anno in cui il sistema dei tornelli nei punti più delicati e a rischio affollamento della città diventeranno reali.

L’installazione dei tornelli servirà a controllare il flusso dei turisti, impostando un numero limitato di accessi alle piazze e a tutti i luoghi di interesse culturale, storico e artistico.

Entrare a Venezia con un biglietto, quanto costerà

A partire dal 2022 sarà implementato anche il contributo di accesso nel territorio di Venezia attraverso qualsiasi mezzo, sia per le isole minori che per la città antica.

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Il costo che potrà essere pagato attraverso un’applicazione dedicata, varierà in base ad un calendario specifico deciso entro il 30 settembre dell’anno precedente. In particolare, i giorni saranno suddivisi in cinque fasce:

  • Giornate con scarso afflusso, ovvero con bollino verde: 3 euro;
  • Costo ordinario giornaliero 6 euro;
  • Giornate da bollino rosso, con criticità e forte afflusso: 8 euro;
  • Bollino nero, con eccezionale criticità: 10 euro;
  • Costo settimanale vale dai 9 ai 30 euro.

Il costo del biglietto di accesso potrà essere saldato anche con l’acquisto del biglietto del trasporto pubblico con particolari convenzioni.

Chi viene trovato senza i titoli che attestano il pagamento del contributo di accesso a Venezia potrebbe rischiare una multa fino a 300 euro. Inoltre, sono previste sanzioni anche per chi presenta certificazioni false.

Chi non deve pagare il contributo di accesso

Al pagamento del contributo di accesso saranno esclusi diversi soggetti, previa autocertificazione rilasciata da enti terzi:

  • I lavoratori anche se pendolari, che prestano la loro attività lavorativa a Venezia o si recano per motivi di lavoro;
  • I residenti nel Comune di Venezia;
  • I contribuenti che pagano l’Imu nella città;
  • Tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno sede a Venezia.

A questi, si aggiungono altre categorie che saranno esentati dal pagamento del contributo sempre previa autocertificazione rilasciata da terzi. Questa esenzione riguarda i nati nel Comune, chi paga la tassa di soggiorno, i pazienti costretti a sottoporsi a visite mediche nella città, i volontari di emergenze e manifestazioni, ma anche i parenti fino al terzo grado dei residenti nella città di Venezia.

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