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Negli ultimi anni, Il mercato generale sembra soffrire la mancanza di certezza economiche e la diversificazione del tempo che non aiuta la programmazione nel lavoro e apre la porta alla destagionalizzazione.

Per ogni tipo di settore, l’obiettivo degli ultimi anni è quindi quello di allargare l’offerta a tutto l’anno coinvolgendo nuovi target. Tema questo che tocca principalmente il settore turistico.

La destagionalizzazione turistica e le possibili strategie

Indubbiamente, la stagionalità è una delle caratteristiche del settore, con la concentrazione di flussi in determinati periodi dell’anno, rappresentando un problema di gestione sia per la struttura che per la destinazione stessa.

Per questo, la concentrazione in un determinato periodo dell’anno può essere gestita con la destagionalizzazione turistica che consente la distribuzione dei flussi in periodi più lunghi.

Questo significa costruire un’offerta che attiri flussi in altre mesi dell’anno distraendoli dal concetto di stagionalità.

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Con il tempo in costante cambiamento sarà necessario ripensare l’offerta turistica offrendo formule di turismo responsabile, lento, eco sostenibile enogastronomico e del benessere.

Diversificazione dell’offerta

Per cominciare a favorire la destagionalizzazione turistica è necessario puntare su nuove offerte di turismo, come quello culturale e balneare, ma anche quelli che valorizzino i sistemi turistici territoriali come il turismo naturalistico.

Infatti, proprio verso questo mondo si stanno muovendo molti operatori che propongono attività in riserve marine, aree naturali e attività montane, ma anche attività ricreative e didattiche in agriturismi o nelle masserie per riscoprire le l’essenza e l’identità dei luoghi.

Differenziazione dei mercati

Per favorire questo processo, potrebbe essere necessaria anche la consapevolezza delle bellezze nel proprio territorio così da aumentare il turismo interno incidendo sull’azione di destagionalizzazione.

Quindi investire, su un turismo lento e sulla conoscenza può diventare uno strumento davvero potente anche per le destinazioni considerate minori, con benefici enormi per le attività ricettive e per tutta l’area.

Un’altra idea potrebbe essere quella di differenziare lo stesso prodotto, ovvero proporre gli stessi servizi o le stesse attrazioni a clienti che viaggiano in diversi periodi. Questa strategia potrebbe coprire l’interno anno con lo stesso prodotto turistico.

Destagionalizzazione, l’importanza della comunicazione

Dai percorsi tematici, alla destinazione di luoghi meno conosciuti, fino all’organizzazione di eventi, una destinazione che non promuove quello che offre non potrà considerarsi una destinazione turistica.

Infatti, la promozione risulta un fattore chiave attraverso piattaforme specializzate, via web o community. In questo modo anche le strutture ricettive possono costruire delle promozioni coerenti con le proposte del territorio e della propria destinazione, aiutandole ad emergere.

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