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In Italia si stima che oltre 21 milioni di italiani abbiano intenzione di utilizzare il Superbonus 110%. Questo significa che circa 9 milioni di nuclei famigliari sono interessati al provvedimento che permette di eseguire una ristrutturazione dell’immobile, contando su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica.

In particolare, il cosiddetto Superbonus introdotto dal Decreto Rilancio permette una detrazione del 110% su tutte le spese sostenute per gli interventi di sostituzione impianti di climatizzazione invernale, riduzione del rischio sismico e isolamento termico valido sia nei condomini che nelle abitazioni singole.

Superbonus, come ottenerlo:

Per ottenere il super bonus esistono diverse possibilità: Si può optare per la cessione della detrazione per le spese sostenute, ovvero in accordo con il fornitore si può ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere che lui recupera sotto forma di credito d’imposta, oppure si può optare per la cessione a terzi, comprese banche e finanziarie, del credito d’imposta della detrazione spettante.

L’alternativa alla fruizione della cessione della detrazione, è la possibilità di scegliere per la detrazione in dichiarazione dei redditi

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La super detrazione in dichiarazione è valida per i lavori effettuati dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022 e a seconda dell’anno della spesa cambia la suddivisione della detrazione negli anni.

  • Per le spese effettuate nel 2020 e nel 2021 la detrazione va suddivisa in 5 rate di pari ammontare, da recuperare nelle 5 detrazioni dei redditi presentate a partire dall’anno dell’esecuzione dei lavori.
  • Per le spese sostenute nel 2022 la detrazione invece, deve essere ripartita in 4 rate di pari importo da recuperare con la dichiarazione dei redditi presentata nel 2023.
  • Gli interventi effettuati dai singoli condomini o dai contribuenti, per i quali entro il 30 giugno 2022 sia stato effettuato almeno il 60% dei lavori, la detrazione spetta per le spese sostenute entro il il 31 dicembre 2022.

In caso di comunicazione errata:

La complessità dei lavori e la mole di documenti da fornire è molto complessa e dettagliata tanto da indurre facilmente in errore, anche se, solo in alcuni casi è possibile correggere le comunicazioni.

Infatti, in caso di errori nella compilazione della comunicazione per cessione e sconto in fattura è possibile intervenire.

Nel caso in cui siano stati commessi errori nella compilazione per l’opzione di cessione del credito e sconto in fattura, ma non la detrazione, è possibile annullare la comunicazione, o inviarne una sostituiva della precedente entro il quinto giorno del mese successivo a quello dell’invio. Passato questo periodo di tempo, la comunicazione si aggiunge a quelle precedenti.

Quindi, nel caso in cui ci si accorga dell’errore solo successivamente, l’Agenzia delle Entrate accompagnata dalla risposta 590 -2020, ha affermato che “ è possibile correggere eventuali errori commessi dai beneficiari della detrazione, semprechè ciò avvenga prima dell’utilizzo del credito”. Questo significa che in caso di errore di comunicazione all’Agenzia delle Entrate, esiste la possibilità di apportare correzioni ma la tempistica è fondamentale: il beneficiario si deve attivare prima dell’utilizzo del credito da parte dei fornitori, segnalando agli uffici competenti la volontà di modificare la scelta.

Superbonus, comunicazione emesse: conseguenze

Nel caso invece, in cui le comunicazione vengono omesse, il provvedimento prevede che il mancato invio della comunicazione nelle modalità e nei termini previsti, rende l’opzione di sconto in fattura o cessione del credito assolutamente inefficaci.

Potrebbe quindi, non essere possibile la remissione in bonis, secondo la quale la fruizione dei benefici fiscali non è impedita nel caso in cui il contribuente:

Versi una sanzione di 250 euro ed effettua la comunicazione entro il termine di presentazione delle prima dichiarazione utile oppure se possiede i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento.

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