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Con il 1° gennaio del 2023 le regole per lo smart working sono cambiate, ecco come e per chi.

Dal 1° gennaio 2023 per lo smart working si torna a dover sottoscrivere l’accordo individuale, che però potrà essere inviato con la modalità agevolata. I lavoratori fragili potranno però avvalersi del regime semplificato fino al 31 marzo. Al contrario, non è stata prevista nessuna proroga per i genitori di under 14

Il regime semplificato di smart working è scaduto il 31 dicembre 2022. Questo significa che dal 1° gennaio sono tornate in vigore le regole pre pandemia.

Attivazione del lavoro agile: rapporto azienda – dipendente

Per poter attivare la modalità di lavoro agile azienda e dipendenti dovranno sottoscrivere l’accordo individuale, secondo le linee guida individuare dal Ministero del Lavoro. Accordo che poi andrà trasmesso seguendo le nuove regole previste dal Decreto Semplificazioni.

In particolare, i datori di lavoro, entro 5 giorni dall’attivazione del periodo possono indicare solamente il nominativo del lavoratore e data di inizio e fine della prestazione.

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Non solo, ma la legge di Bilancio 2023, avrebbe previsto anche una proroga fino al 31 marzo del regime semplificato per i lavoratori fragili. Dalla nuova applicazione dello smart working restano  però esclusi i genitori con figli sotto i 14 anni d’età.

Smart working,  le nuove regole per il 2023

Come detto sopra, il 31 dicembre la proroga dello smart working semplificato  prevista dal Decreto Aiuti è scaduta. Perciò, da  gennaio  per attivare il lavoro agile torna ad essere obbligatorio stipulare l’accordo individuale tra le parti.

Entra  così pienamente in vigore quanto dal Ministero del Lavoro che definisce le linee guida da seguire per la sottoscrizione, i dettagli:

  • Durata dell’accordo, che può essere a termine o a tempo indeterminato;
  • Alternanza tra i periodi di lavoro all’interno e all’esterno dei locali aziendali;
  • Luoghi esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna all’azienda;
  • Strumenti di lavoro necessari,
  • Prestazione lavorativa svolta al di fuori dei locali aziendali, comprese le condotte che possono far scattare sanzioni disciplinari nel rispetto della disciplina prevista nei contratti collettivi;
  • Tempi di riposo del lavoratore e misure organizzative necessarie ad assicurare la disconnessione;
  • Eventuale attività formativa necessaria per lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile;

Stando alle istruzioni del Ministero la comunicazione semplificata deve essere trasmessa entro 5 giorni dall’attivazione dello smart working. Resta comunque obbligatoria la sottoscrizione dell’accordo individuale che dovrà essere conservato per 5 anni dal datore di lavoro.

Successivamente, il modello va inviato telematicamente attraverso i servizi online del Ministero del Lavoro, raggiungibili al sito “servizi.lavoro.gov.it”. In alternativa, i datori di lavoro possono trasmettere il modello in modalità massiva.

In caso di tardiva o mancata comunicazione verrà applicata una sanzione dai 100 ai 500 euro per ogni lavoratore coinvolto.

Smart working per i lavoratori fragili e per i genitori con figli under: cosa succede

Per i lavoratori fragili le regole sono diverse. Infatti, la Legge di Bilancio 2023, ha previsto una nuova proroga per il regime di smart working semplificato fino al prossimo 31 marzo.

Viene quindi esteso di 3 mesi, il termine fissato al 31 dicembre 2022 dal Decreto Aiuti.

Questo significa che per tutti i lavoratori che si trovano in condizioni di fragilità (affetti da gravi forme di disabilità, pazienti oncologici e immunodepressi) potranno comunque continuare a svolgere la propria attività in modalità agile, anche ricoprendo incarichi che rientrino nella stessa categoria o area di inquadramento.

Per queste categorie di lavoratori,  l’attivazione dello smart working non sarà necessario sottoscrivere l’accordo individuale tra le parti. Almeno fino a marzo, dunque, non ci saranno cambiamenti rispetto a quanto in vigore finora.

La Legge di bilancio 2023 però  non ha previsto alcuna proroga dello smart working semplificato per i genitori con figli sotto i 14 anni. Per questa particolare categoria di lavoratori infatti  tornano in vigore le regole ordinarie, previste in generale per i dipendenti.

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