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Da giorni si sente cambiare della riforma del catasto, cosa potrebbe cambiare se venisse approvata.

I fattori principali di un ISEE

Con l’approvazione della riforma, potrebbe cambiare anzitutto il calcolo dell’ISEE. In generale, l’Isee si basa su redditi e patrimoni riguardanti tutto il nucleo famigliare. In particolare, per i patrimoni vengono inclusi sia quelli mobiliari che immobiliare, compresi titoli di stato, fondi di investimento, giacenza media conto corrente, depositi bancari, libretti postali ecc.

Infine, ai fini del calcolo ISEE vengono considerate anche le proprietà immobiliari, compresa l’abitazione principale sui cui viene determinata la base imponibile dell’Imu.

Cosa potrebbe cambiare con la riforma del catasto

L’intervento sull’art. 6 della legge delega, riguarda appunto la riforma del catasto che mira soprattutto a contrastare l’evasione. L’azione potrebbe prevedere strumenti per i Comuni e l’Agenzia delle Entrate al fine di facilitare e velocizzare l’individuazione e il giusto classamento di:

  • Terrenti edificabili accatastati come agricoli;
  • Immobili attualmente mal censiti o non censiti, ovvero tutti quelli che non rispettano la consistenza e la relativa destinazione d’uso;
  • Immobili abusivi.

Inoltre, alla riforma è previsto un meccanismo di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e delle rendite delle unità immobiliari in relazione all’eventuale modifica delle condizioni di mercato di riferimento.

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Tutto questo, significa che in caso di mal censimento o classamento, un aumento delle rendite catastali comporterebbe di conseguenza anche un aumento dello stesso Isee. Il rischio quindi è quello di poter accedere a meno bonus e meno agevolazioni

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